sabato 7 marzo 2009

339 di 2013 ; La coscienza

Stefano Armellin con il pezzo 339 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La coscienza " Tutti devono rispettare la coscienza di ognuno e non cercare di imporre ad alcuno la propria verità restando integro il diritto di professarla, senza per questo disprezzare chi la pensa diversamente. La verità non si impone che in virtù di sè stessa". Giovanni Paolo II



La Confermazione di padre Felice Artuso

L’aspetto biblico

La Bibbia rivela che lo Spirito Santo, assieme al Padre e al Figlio, progetta, crea, abbellisce, unifica e perfeziona l’universo. 

Presente in tutte le generazioni umane, rispetta le libertà individuali e le conduce verso il Paradiso, dove conosceranno Dio e lo acclameranno ad una sola voce. 

In particolari circostanze i profeti sperimentano si essere stati raggiunti e mossi dallo Spirito di Dio. Il profeta Isaia asserisce che lo Spirito Santo si poserà permanentemente sul Messia (Is 11,2) e lo accompagnerà nella sua missione salvifica (Is 61,1-3). 

Altri profeti annunciano che nell’epoca messianica lo Spirito si stabilirà sul popolo eletto e sugli uomini d’ogni stirpe, per aiutarli a prendere la loro dignità e per indurli a vivere nella verità, nella pace e nell’intesa reciproca (Ez 36,25-27; Gl 3,1-2). 

Nel tempo prestabilito dal consiglio divino, lo Spirito Santo scende su Maria Vergine e opera in lei l’incarnazione del Figlio unigenito (Mt 1,18; Lc 1,35). 

Dimora stabilmente nel corpo di Gesù. Nel battesimo al Giordano lo consacra ufficialmente Messia, Sacerdote e Profeta . Con la sua potente presenza lo sostiene nell’annuncio del Vangelo ai poveri, nella guarigione dei malati, nella liberazione di coloro che sono «in potere del diavolo» (At 10,38), nel cammino verso il Golgota e nella morte di Croce.
 
Gesù è cosciente di possedere la pienezza dello Spirito Santo. Prima di morire crocifisso, promette ai discepoli che effonderà su di loro il suo Spirito, che difende, illumina, guida, conforta, libera, santifica e trasfigura . 

Senza smentirsi, egli adempie la sua promessa. Comunica più volte ai discepoli lo Spirito di Dio, che infonde in loro nuove energie e li stabilisce nella retta interpretazione degli eventi salvifici (Gv 20,22). 

Al termine della gioiosa solennità di Pentecoste, nella quale i giudei commemorano il dono della Legge divina, in modo visibile e sensibile, Gesù trasmette ai suoi discepoli lo Spirito Santo perché, docili alla sua incessante azione, generino speranza negli uomini e collaborino al progetto salvifico di Dio (At 2,1-18). 

A partire da quest’evento, essi si sentono rigenerati dall’inatteso e sovrabbondante dono del Signore. Imparano a comprendere gli episodi dolorosi e gloriosi della Storia Sacra. Capiscono che Dio li chiama a regolare la loro vita non tanto sul profitto economico, bensì sull’insegnamento di Gesù. 

Colmi di gioia, di pace e di potenza interiore annunciano i fatti sperimentati; rivitalizzano le preghiere liturgiche; impongono le mani sui battezzati e invocano su di loro la piena effusione dello Spirito Santo, perché anch’essi siano da Lui purificati da ogni colpa, siano uniti strettamente alla vita del Padre, siano conformati a Gesù re, sacerdote e profeta, siano consacrati annunciatori del Vangelo e si preparino alla gloria eterna .
 
Segue

Padre Felice Artuso Direttore spirituale gruppo Stati Uniti del Mondo