Stefano Armellin con il pezzo 707 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Tre Ponti : "L'incremento della ricchezza non ha più al di fuori di sè il proprio scopo assoluto, ossia non ha più il compito di assicurare le condizioni della -buona vita-...
L'economia si libera dalla morale -e se ne serve quando le conviene- come si era liberata dalla religione".
E. Severino
"...occorre essere persone convinte che pensare a Dio e porsi il problema di Dio sia uno dei compiti fondamentali, se non il massimo compito...
il Popolo può mettere anche a morte i suoi profeti...
ma anche metterli a morte è una forma di crederci.
Se la risposta è invece l'indifferenza se di fronte alla Parola del profeta io continuo ad andare per la mia strada, non ascolto la sua predica, ma anzi, peggio, fingo ipocritamente ossequio, allora chi parla non è più un profeta.
E' la tragedia del profeta quella di non essere ascoltato.
Questa essenzialmente è la condizione di questo Papa (Giovanni Paolo II) e di questa Chiesa...
Non ascolto del silenzio di Dio.
(però) Qualunque cosa faccia l'uomo l'amore di Dio per Lui non si interrompe". Massimo Cacciari
"Si individua, così, il problema del rapporto tra il particolare e l'universale, che appare oggi come un problema urgente in vista degli sconvolgimenti presenti sulla scena mondiale...
Un processo di dimensioni mondiali di - politicizzazione della religione - e di - religionizzazione della politica -.
Bisogna, purtroppo, aggiungere, che la logica della guerra in Bosnia - Erzegovina e le politiche croate e serbe hanno avuto come conseguenza anche la crescita e il rafforzamento del fondamentalismo islamico...
Il crollo totale dell'ideologia socialista e della cultura di sinistra...ha creato il clima favorevolissimo per il rafforzamento dell'integralismo cattolico (Croazia) ; le religioni nella crisi jugoslava hanno dimostrato, che sono più adatte, più pronte e più svelte ad allontanare che a unire, a separare che a collegare a contrapporre che a conciliare, a infiammare che a placare". Vrcan
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