lunedì 15 novembre 2010

960 di 2013 ; Contemplare Cristo nel Mondo

Stefano Armellin con il pezzo 960 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Contemplare Cristo nel Mondo. " Per la Bibbia tutto è una linea, e tutta la storia accade in Dio e Dio irrompe nella storia; perciò il male e il bene interessano ugualmente Dio, anche se in modo differente.

Occorre nel contempo capire che bisogna attuare in noi stessi l'incarnazione, calarci nell'esperienza totale, lanciarci nel tempo della realtà. Quando i cristiani attuano questo prodigio, essi fondano una nuova stirpe, costituiscono una nuova creazione, sono degli esseri immortali : il tempo è riassunto nell'Eterno.

Per cui quasi non capiscono più il nostro linguaggio, le nostre azioni assurde, il non-valore dei nostri giudizi. Così come, del resto, non è stato capito il Signore, dai più.

Il cristiano, dunque, che si abbandona all'Eterno, ecco che appare a noi come un altro essere, quasi un uomo di un altro paese dal nostro, egli è l'uomo perfetto che sta al fondo di noi stessi, la sola parte riuscita di noi.

Con l'apparizione di Gesù Cristo si compie la discesa dell'eternità nel tempo, per ridare all'uomo il suo peso divino...

Noi comprendiamo il mistero del nostro essere quando siamo in comunione con Dio...

E' solo l'operare dell'uomo che si è fatto contrastante, abnorme e irrazionale, pur svolgendosi sempre dentro il fluire divino, dentro lo spazio della ininterrotta operazione divina.

Da qui l'urto e l'intreccio delle due storie, quella dell'azione di Dio e quella della ribellione dell'uomo. 

Conoscere Dio è per il greco cercarne la natura, per distinguerlo da tutte le altre entità. Il greco e noi, dunque, abbiamo più o meno, un comune stile di fronte alla conoscenza sia dell'universo, sia dell'uomo, sia di Dio...

Guarda quello che l'uomo fa, e da quello che fa avrai la definizione di quello che è". 

David Maria Turoldo

"I miei ricordi non sono i vostri; non si possono trasferire i ricordi dell'uno nella memoria dell'altro, nella memoria risiede il legame originario della coscienza con il passato, la memoria é il presente del passato (Agostino)

Mentre Agostino non faceva differenza tra passato vicino e passato lontano, Husserl distingue tra il passato recente, che in un certo senso fa ancora parte del presente, e il passato ricordato, che dipende dalla rappresentazione e non più dalla presenza...

Coscienza storica = analisi ampia

Non ci si ricorda da soli, ma con l'aiuto dei ricordi altrui. Inoltre i nostri pretesi ricordi sono molto spesso presi in prestito da racconti sentiti da altri.

I nostri ricordi sono inquadrati in racconti collettivi, essi stessi rafforzati da commemorazioni, celebrazioni pubbliche di eventi rilevanti, (Sante Messe ecc.)". Paul Ricoeur Op.Cit.