lunedì 4 aprile 2011

1101 di 2013 ; Atto Settimo.

Stefano Armellin con il pezzo 1101 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Daniela Dian volto sindonico
Atto Sesto Intervista con l'artista




Titolo : Atto Settimo. Quinto Comandamento. Non uccidere.


I ricercatori onesti nel Mondo non possono vivere con i frutti della loro ricerca, in una società dove la regola è la corruzione a tutti i livelli. Nonostante ciò, oggi raggiungo il Giro di Boa della prima Revisione ( nel 2013 ho finito  la seconda e, a settembre ho iniziato la terza che finisco a fine 2015 ); 

La prima é importante perchè fotografa tutte le 2013 opere del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013, Verso il Grande Giubileo del 2015. Escluso l'Epilogo e gli aggiornamenti seguenti.

Sono 2013 di 2013 le immagini di opere in memoria sul computer che mi permettono di calibrare al meglio l'equilibrio di questo Poema visivo unico al Mondo. Mi chiedo se così può essere sufficiente. No. Serve un grande Epilogo e una serie coerente e costante di aggiornamenti.

Perciò bisogna andare avanti a registrare e studiare trenta pezzi al giorno, ad aggiustare, ritoccare, ri-fare. Tutto a mie spese naturalmente (da 32 anni nel 2015).Grazie Italia.

I contratti arrivano sempre alla fine, per alcuni scivolano silenziosi nella fossa insieme alle spoglie dell'artista defunto.Grazie Italia.

Poi ci sono i convegni, le celebrazioni, le messe della società civile, dove vengono riesumate le operazioni teatrali antiche come le prostitute, per mettere in scena noi stessi nella quotidiana menzogna della vita odierna.

La gente si spruzza di egoismo per profumare d'invidia e reciproca gelosia. Avari che si siedono con chiappe di granito, ben saldi sulle loro automobili verniciate di accidia.

Si parlano addosso con avida lussuria, gloria falsa per del niente ch'è stato fatto dal loro essere golosi della propria sfrenata ambizione di potere. Si abbracciano mortalmente questi esseri volgari, mentre l'umanità oppressa tace.

Poi tacque, poi pianse “.

Stefano Armellin 22 marzo 1991 camminando sul Monte Beigua durante la preparazione alla traversata solitaria delle Alpi

Per fortuna in cielo non si alzano solo i bombardieri per l'ennesima  inutile guerra, ma anche voci autorevoli come quella dello storico dell'arte francese Jean Clair, curatore della Biennale del centenario, che Avvenire rilancia :

(...) Il problema nasce già dal fatto che quello di arte contemporanea resta un concetto tutto da chiarire. Esiste una certa arte ufficiale, scelta da una certa nomenclatura molto potente, ma essa è davvero l'arte attuale ? Spesso si può pensare il contrario, cioè che sia arte proprio ciò che resta distante dai grandi circuiti”

The Opera, la composizione più originale dell'arte contemporanea fra XX e XXI secolo, è fuori dai grandi circuiti perchè è un prodotto autentico, libero, sincero, vero. 

Ma sono poi gli stessi luoghi dell'arte, il grande circuito, ad accogliere l'innovazione che rimane la linfa vitale per continuare a scrivere la storia dell'arte. 

Oggi mi chiedo se il luogo dell'arte per eccellenza sia solo la mente umana, e lo spazio geografico esterno/interno di ogni luogo solo l'anticamera dell'Anima e della mente umana.

Chi è artista davvero sa quanto sia difficilissimo produrre una nuova immagine; Pensate alle opere mature di Mark Rothko. Eppure l'originalità autentica, il genio dell'artista, non viene nella maggioranza dei casi accolto al suo inizio, perchè le nuove immagini oscurano le vecchie che vogliono continuare a sopravvivere il più possibile.

E più sono nuove, vere, sincere più sono temute. 

Non esiste una decadenza tecnica, le scuole formano i talenti, oggi abbiamo più possibilità espressive e mai nella storia dell'arte è stata disponibile una produzione internazionale così varia, diversificata e di altissima qualità tecnica e concettuale. I giovani che escono dalle scuole d'arte esprimono un livello medio molto alto.

Invece la Biennale di Venezia da decenni è testimonianza non di una decadenza tecnica ma di una decadenza dell'immaginazione poetica. Il collezionista che ha investito una cifra su un prodotto decadente pensa all'investimento fatto, e lo tratta come le azioni in Borsa : aria fritta ma con il profumo dei soldi.

La Biennale di Venezia abdica alla sua vocazione d'origine che é quella di esprimere i migliori risultati al Mondo della ricerca artistica pura.

Questo modo di fare innesca un circuito vizioso che da un valore eccessivo a prodotti mediocri che in virtù di un prezzo alto sembrano prodotti eccellenti. Sembrano ma sono bolle e, come bolle, scoppiano. Purtroppo un certo tipo di mercato continua a imporre le sue regole. E ci rimette la vera originalità, il vero Capolavoro.

Siccome è veramente difficile fare un Capolavoro è più facile copiarlo, ci sono abili cinesi specializzati nella riproduzione ad olio di qualunque soggetto. Tecnica notevole, immaginazione poetica zero. Il mercato dei falsi ha degli aspetti divertenti (se non fossero illegali) vedi infine artisti che producono più da morti che da vivi !

Questa prassi riflette la menzogna umana che ci portiamo avanti da Adamo ed Eva in ogni aspetto del fare umano.

Esempi di Capolavori:

La più costose opere del dopoguerra venduta all'asta per ora : Centro bianco-giallo, rosa e lavanda su rosa, 1950, di Mark Rothko (1903-1970), 72,8 milioni di dollari, Sotheby's New York, 2007.
Triptych di Francis Bacon (1909-1992) a maggio 2008, 77 milioni di dollari. Artisti e Capolavori autentici.

Cari lettori, considerate questi prezzi eccessivi ? il mercato impone le sue regole.

Nella vendita privata il valore può salire vedi : No. 5, 1948 di Jackson Pollock (1912-1956), 140 milioni di dollari, vendita negoziata da Sotheby's New York al finanziere Messicano David Martinez, 2006. Artista e Capolavoro autentico. ( Fonte: Donald Thompson – Lo squalo da 12 milioni di dollari, Mondadori, Milano 2008). Nel gennaio del 2012 I giocatori di carte di Paul Cézanne é stato venduto per 250 milioni di dollari. Pare che nel 2015 l'acquisizione privata di un Gauguin abbia toccato i 300 milioni di dollari.

Guernica di Picasso, stima : un miliardo di dollari.

Questi  artisti che fanno la gioia (economica) dei collezionisti hanno vissuto immersi nella loro arte. 

Per progredire un artista  si deve chiedere: Cosa farebbero oggi Bacon, Cézanne, Pollock, Rothko ? Ma anche : cosa farebbero Leonardo, Michelangelo, Bernini, Borromini ? 

Risposta : Il Poema visivo del XXI secolo.

Perciò la mia risposta, e da quel che vedo in giro l'unica nuova risposta dell'arte contemporanea internazionale alle sfide planetarie, si chiama : il Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013, Verso il Grande Giubileo del 2025. 


Come nel 1986 ci ritroviamo con una emergenza nucleare in corso insieme alla guerra, e come nel 1986 si é fatto il 27 ottobre 2011 un incontro ecumenico ad Assisi per la Pace, voluto da Benedetto XVI; venticinque anni dopo, le parole del Beato Giovanni Paolo II suonano ancora profetiche :

Io desidero lanciare solennemente a tutte le parti in conflitto nel Mondo un appello ardente e pressante perchè osservino almeno durante la giornata del 27 ottobre 1986 ad Assisi, una tregua completa dai combattimenti. Lancio con fiducia questo appello perchè credo al valore e all'efficacia spirituale dei segni”.

San Giovanni Paolo II 27 ottobre 1986

E come nel 1986, senza mezzi, ma confidando sulla forza dell'anima, l'artista Armellin perfeziona il segno da donare al Mondo. Con una differenza, oggi, il risultato tanto atteso è stato ottenuto ed inizia ad essere visto on line grazie ad un Blog network che incontra quotidianamente il pubblico del Mondo.

Stefano Armellin

Pompei, lunedì 4 aprile 2011 aggiornato a domenica 11 dicembre 2011 e a sabato 7 settembre 2013 e domenica 19 aprile 2015