sabato 11 giugno 2011

1169 di 2013 ; Angoscia

Stefano Armellin con il pezzo 1169 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Angoscia 

"Il modo più semplice di rifiutare qualsiasi concessione al denaro é di averne " Salvador Dalì

"Oggi i giovani pittori moderni non credono a niente. E' del tutto normale che quando non si crede a niente si finisca per dipingere pressapoco niente, e questo é il caso di tutta la pittura moderna ivi compresa la pittura astratta". Salvador Dalì 1955

"La stretta alleanza tra sesso e arte si é stabilita a quanto pare sin dagli inizi". Honour

"Abbiamo il diritto di credere che la natura sia la realizzazione di ciò che di più matematicamente semplice é immaginabile...

La scienza intera non é altro che un sempre più sottile sviluppo del pensiero quotidiano ". 
Albert Einstein

"In nessun tempo il senso dell'impotenza e la coscienza della depravazione generale erano stati più diffusi e più forti da quando Cristo apparve sulla Terra...

Costantino credeva in una Missione speciale conferitagli da Dio e nella necessità dell'armonia fra Chiesa e Stato". Bihlmeyer

"Il retto agire e il non essere capiti vanno quasi sempre di pari passo : però aiutano a vivere secondo Dio". J.Guitton

" Parole di Qoèlet, figlio di Davide, Re di Gerusalemme. Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità. Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno per cui fatica sotto il sole ? " Qoèlet, 1, 1-3

Le difficoltà sul rinnovamento delle religiose e dei religiosi 2,
di Padre Felice Artuso
Tra gli innovatori e i nostalgici si sviluppano contrapposizioni, risentimenti, rivendicazioni, inquietudini e crisi. 

Alcuni religiosi assumono un atteggiamento freddo, distaccato e pessimista nei cammini esplorativi. Altri, senza ostentare rimorsi, abbandonano la loro famiglia religiosa e si inseriscono nella società, dove intraprendono un’altra attività, accollandosi nuove difficoltà. 

Conclusa la fase di sperimentazione, i Capitoli generali adeguano la legislazione del loro Istituto alle norme suggerite dal Magistero Pontificio. Le autorità vaticane ne esaminano la stesura, vi suggeriscono qualche modifica e l’approvano, perché sia uno strumento direttivo per i religiosi, che intendono proseguire nel cammino d’abbassamento e di apostolato.

Ogni religioso riceve infine le Regole rielaborate, aggiornate e autorizzate dalla Santa Sede. 

Viene quindi esortato ad accoglierle con Fede e a studiarle, per assimilarne lo spirito, mostrare la sua fedeltà vocazionale e attuare quanto disse Gesù: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio» (Lc 9,62).

La nuova e incoraggiante legislazione religiosa non blocca l’avvento di ulteriori problemi interni ed esterni. 

I consacrati al Signore con voti stanno, infatti, conoscendo altre difficoltà, provenienti dalle negligenze personali, dall’urgenza di una continua conversione all’insegnamento di Gesù, dall’incessante fluidità della società e dalle insistenti politiche antievangeliche. 

Più specificamente si trovano in una situazione di desolante apprensione per il grande calo delle vocazioni, per la debole risposta ai bisogni reali della gente e per la notevole indifferenza delle persone, che sono succubi del dilagante individualismo e relativismo. Segue

Padre Felice Artuso