Allora se un'Europa si dà una costituzione che non riconosce le radici cristiane è una falsa Europa". E. Severino
San Cipriano (210-258) , di Padre Felice Artuso
Cipriano nasce a Cartagine (Tunisia). I suoi ricchi genitori gli procurano degli educatori, che lo introducono nella cultura dell’Impero Romano.
Divenuto adulto, si dimostra molto eloquente, insegnando retorica nella città natale.
Attratto dai pochi e attivi cristiani, decide di prepararsi a ricevere i sacramenti dell’iniziazione e inizia una vita ascetica.
Pratica la castità, vende una parte della sua eredità e ne distribuisce ai poveri il ricavato.
Eletto presbitero dal popolo e poi acclamato vescovo sale sulla cattedra di Cartagine.
Esercita il sacro ministero con autorevolezza e con determinazione. Si mostra un pastore diligente, premuroso, rispettoso e misericordioso con tutti.
Lotta contro la diffusa corruzione e le troppe infedeltà al Vangelo.
Raccomanda ai cristiani, sconvolti dalla persecuzione dell’imperatore Decio, dalla defezione dei fratelli detti lapsi, i caduti, e dagli errori teologici, propagati da alcuni eretici, di perseverare nella sequela evangelica, di conservare l’unità della Fede in Gesù e di amare la Chiesa, madre e maestra di comunione.
Promuove nella sua comunità un’organizzazione, che cerca i bisognosi e ne garantisce una possibile assistenza.
Compone dei trattati in cui si propone di far conoscere agli aristocratici Gesù di Nazareth, convertirli al suo insegnamento, disporli ad abbracciare il cristianesimo e rafforzare l’autorità dei vescovi.
Nei tre libri a Quirino compila una raccolta di citazioni bibliche e di figure tipologiche, che si sono storicamente attuate nell’esodo pasquale di Gesù .
Nel libro sulla Peste, propagatasi su Cartagine, scrive: «Tema di morire chi non sta sotto la Croce e la Passione di Cristo.
Tema la morte chi sarà tormentato da pene eterne quando lascerà questo mondo. Tema la morte chi vuole illudersi di differire i suoi gemiti e i suoi dolori».
Distinguendo i precetti dai consigli evangelici, attesta: «Segue Cristo, chi segue i suoi precetti, colui che marcia nel cammino segnato, che segue i suoi passi, che imita quello che Cristo ha insegnato e fatto» .
Segue
Padre Felice Artuso