venerdì 2 dicembre 2011

1344 di 2013 ; Pasqua

Stefano Armellin con il pezzo 1344 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Pasqua 

" Hume arriva alla disastrosa conclusione che dall'esperienza e dall'osservazione nulla si può apprendere - se crediamo che il fuoco riscaldi o che l'acqua rinfreschi, questo é solo perché ci costa troppa fatica pensare altrimenti -
Rousseau era pazzo ma influente, Hume era savio ma non aveva seguaci. I filosofi tedeschi, da Kant ad Hegel, non hanno assimilato gli argomenti di Hume.

Lo sviluppo economico della Germania dal 1781 al 1914 rivelò un'energia collettiva e un'abilità quale nessun paese aveva prima mostrato...

Ma, per ammirevoli che fossero i meriti che causarono il loro progresso, furono anche i fattori che fecero questo progresso instabile.

L'improvviso mutamento nel genere di vita...avvenne troppo rapidamente, in maniera troppo impetuosa, per essere sufficientemente assimilata...

Per quanto fortunato, il sistema non poteva continuare ad aver fortuna più a lungo: un'esplosione di qualche genere era inevitabile...

Ogni Paese permetteva che la sua politica estera fosse diretta da un piccolo numero di individui, e i capi di ogni grande Potenza, con una maggior dose di saggezza, avrebbero potuto impedire la guerra.

Può darsi che un ritardo avrebbe dato tempo per un mutamento del sistema...

ma, dato il sistema, o piuttosto la mancanza di sistema, una grande guerra, prima o poi, avrebbe potuto essere scongiurata soltanto da un più alto grado di scienza del governo, in ogni luogo...

Nessuno dei governi (ad eccezione forse della Francia) desiderava la guerra, più di quel che un autista ubriaco desideri un incidente. Ma essi desideravano vari vantaggi nazionali più di quanto desiderassero la pace...

L'assenza di un governo internazionale faceva ogni nazione giudice in ultima analisi della propria causa, e ancor oggi rende quasi certa l'evenienza di grandi guerre di tanto in tanto...

Questa anarchica esaltazione della autoaffermazione nazionale portò logicamente allo scoppio della guerra nel 1914, e deve portare ad altre guerre di tanto in tanto finché una qualunque autorità super-nazionale non sia forte abbastanza da imporre obbedienza.

Il secolo XIX fu condotto alla sua fine disastrosa da un conflitto tra la tecnica industriale e la teoria politica...

Morgan e Guglielmo II potevano dirigere l'energia umana con maggior rapidità e grandiosità che non Serse o Napoleone o qualsiasi altro dei grandi uomini del passato. 

Ma un efficiente pensiero politico non procedette di pari passo con l'accresciuta concentrazione d'autorità...

La plutocrazia, che é l'effettiva forma di governo nei paesi occidentali era sconosciuta e per quanto possibile tenuta nascosta agli occhi del pubblico...

I liberali sostenevano che ogni paese deve essere completamente libero, e che non ci si deve attendere che tolleri interferenze esterne. 

In tal modo, essi distruggevano quell'inizio di governo internazionale instaurato dal congresso di Vienna...

Il secolo XIX non ha raggiunto lo scopo perché non ha creato una organizzazione internazionale...

Liberali e radicali in egual modo non compresero la parte avuta dall'organizzazione in un Mondo governato dalla tecnica scientifica. Per questa unica deficienza nonostante un grande accrescimento di ricchezza, di intelligenza e di felicità, il secolo che essi presero a dirigere terminò con un disastro....

La grande guerra fu, in un certo senso, la fine di un'epoca, mentre per altri versi non fu che un mero incidente in un processo continuo...

Ma per quegli aspetti della politica che si basano sui moderni sviluppi economici, la guerra fu la prima espressione su vasta scala di forze che erano state operanti per cinquant'anni e che ancora si vanno facendo continuamente più forti...

Le stesse cause che provocarono la guerra 1914 sono tuttora operanti, e, a meno che non siano infrenate da un controllo internazionale di investimento e di materie prime, produrranno inevitabilmente lo stesso effetto, ma su scala ancora più vasta.

Non con i sentimenti pacifisti ma con una organizzazione economica mondiale, l'umanità civile potrà essere salvata dal suicidio collettivo". Bertrand Russell 1934