sabato 10 dicembre 2011

1352 di 2013 ; La Madre, di Giuseppe Ungaretti

Stefano Armellin con il pezzo 1352 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La Madre di Giuseppe Ungaretti 

"William James (1842-1910) In tarda età fu, e lo meritava, il capo riconosciuto della filosofia americana. La volontà di credere (1896) afferma che noi siamo spesso costretti, in pratica, a prendere decisioni laddove non esistono base teoriche sufficienti per una decisione, perché anche non far nulla é una decisione.

La differenza fondamentale tra la concezione religiosa di James e quella delle persone religiose del passato : James s'interessa alla religione come ad un fenomeno umano, ma mostra ben scarso interesse per gli oggetti che la religione contempla. 

Vuole che la gente sia felice, e se la Fede in Dio la rende felice, lasciamo che creda in Lui.

John Dewey (1859-1952) ha avuto un profondo influsso non solo sui filosofi, ma sugli studiosi di educazione, di estetica, di teoria politica. Scuola e società (1899): Gli interessi di Dewey sono biologici piuttosto che matematici, ed egli concepisce il pensiero come un processo in evoluzione". Bertrand Russell

"E' emersa almeno un'amara verità, i cattolici si sentono uniti, ma a Messa, non credo nello stesso partito. Sulle scelte sociali e politiche i cattolici non sono omogenei, e sono stati costretti a vivere tutti sotto lo stesso tetto di una DC che, costretta a tenere insieme la sua -destra-, la sua -sinistra- e via dicendo, ha basato la sua politica sull'ambiguità.

Il futuro del cattolicesimo democratico ? Quello -progressista- andrà con la sinistra mentre quello per così dire -tradizionale- andrà con la destra. Credo cioé che il rilancio della DC, sotto qualunque nome sia improponibile. Ma senza processi al passato, e con un pizzico di rammarico". 
Messori, Avvenire 23/11/1993

San Cesario di Arles (470-543)
di Padre Felice Artuso

Cesario nasce a Châlon-sur-Saône, località dell’odierna Borgogna. Introdotto dai genitori nella Fede in Gesù, aderisce al progetto salvifico di Dio senza sospetti, diffidenze, rassegnazioni e rinvii. 

Terminata l’adolescenza, si ritira nel monastero di Lérins, dove si concentra nello studio della Sacra Scrittura e della letteratura dei Padri. 

Ammalatosi per le sue austerità, l’abate lo manda ad Arles. Qui ricupera la salute e riprende lo studio interrotto. Approfondisce le sue nozioni bibliche e patristiche, specialmente gli aspetti specifici del monachesimo primitivo.
 
Nel 499 il vescovo Aeonio, suo parente, lo ordina presbitero e lo nomina abate di un monastero, eretto su una delle isole del Rodano. Ripresa la vita monastica, Cesario guida la sua comunità, suscitando fascino e parecchie adesioni. Nel 502 è ordinato vescovo della città di Arles, assurta a capoluogo metropolita della Gallia.
 
Egli esercita il nuovo ministero, badando ai bisogni materiali e spirituali della sua gente. 

Avvia rapporti amichevoli con le autorità civili e religiose. Fonda ospedali, per curare e guarire i feriti della guerra. Nelle sue chiese distribuisce viveri e indumenti ai poveri. Promuove strutture sociali, per difendere i profughi perseguitati, assisterli e conservarli nella loro dignità. 

Visita le comunità cristiane, dipendenti dalla sua giurisdizione. Dedica le sue energie all’annuncio evangelico, adattandolo alla comprensione e alla psicologia dei suoi uditori, lenti a comprendere e a vivere il messaggio cristiano. Diffonde la Fede apostolica, definita dai concili ecumenici. Insegna che essa cresce e si sviluppa con l’assiduo ascolto della Parola di Dio e con la celebrazione eucaristica. 

Si attiene allo stile di vita monastica e nella vecchiaia incrementa la contemplazione personale, per resistere alle deduzioni del male. Segue

Padre Felice Artuso