sabato 17 marzo 2012

1857 - 1858 - 1859 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1857 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Autoritratto 28 "Il carisma é un dono del corpo o dello spirito che sempre si lascia riconoscere". Weber

"Il Capo spezza l'ordine antico, ormai decrepito, e crea il nuovo ordine". Cavalli





Stefano Armellin con il pezzo 1858 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo :  Mare italiano, tre personaggi con l'artista al centro a Santa Maria del Cedro, Calabria ; "Una parola in un cervello, gettatavi fortuitamente, partorisce cose incalcolabili". Paul Valéry



Stefano Armellin con il pezzo 1859 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo :  Franca Sozzani Director Vogue Italia


Santa Teresa d’Avila (1515-1582)
di Padre Felice Artuso

Teresa di Gesù, sesta figlia di Alonso Sànchez de Cepeda e di Doña Beatriz nasce ad Avila (Spagna). Suo padre, ebreo della piccola nobiltà spagnola, passato al cristianesimo, porta una Croce, appesa al collo. Sua madre le mostra un crocefisso e le spiega le sofferenze di Gesù. 

Morta giovane, Teresa trascorre l’adolescenza in modo superficiale e frivolo. Cerca di comparire bella, gentile e attraente. Dilettandosi nella lettura dei romanzi cavallereschi, delle agiografie e dei libri devozionali, desidera recarsi nelle nazioni musulmane, per essere martirizzata ed entrare nella gloria di Dio. 

Un giorno con un fratello tenta la fuga, per andare dai mori, ma lo zio scopre i fuggitivi e li conduce a casa. Nel periodo seguente su disposizione del padre dimora come educanda nel monastero agostiniano di Avila, ma vi resta poco tempo, per il sopravvento di una grave malattia. 

Ritornata presso i familiari, si ristabilisce nella salute e intuisce che il Signore la chiama ad abbracciare lo stato di vita carmelitana. 

Non ottenendo il paterno permesso per la clausura, scappa da casa ed entra nel monastero carmelitano, edificato fuori delle mura di Avila. Compiuto il noviziato ed emessi i voti, si dedica all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera mentale e agli uffici manuali. 

Trascorsi alcuni anni, ha un collasso che le procura dolori acuti e teme di morire. 

Guarita nuovamente, riprende con più serietà la vita ordinaria e l’ascesi spirituale. Nella meditazione quotidiana scopre che il Verbo fatto carne, le chiede di partecipare al suo svuotamento. 

Nella Quaresima del 1554 passa davanti all’immagine molto piagata dell’Ecce Homo, posto provvisoriamente nel convento. Osserva le ferite del suo volto martoriato e comprende la sconvolgente follia della Croce. 

Nella Passione di Gesù scorge Dio, che si abbassa fino a noi, mostra la sua interiorità, pone degli interrogativi sulla nostra stupida condotta e domanda scelte responsabili. Decide di iniziare un cammino di conversione spirituale, lasciandosi dirigere dai padri Gesuiti . 

Vigila su se stessa, per rinnovarsi, adempiere la sua missione nel mondo e riformare le strutture della vita claustrale. Osserva le prescrizioni della Chiesa, attua i regolamenti del suo Ordine, difende le verità rivelate, medita i racconti della Passione di Gesù, s’intrattiene devotamente con Lui e diviene una delle più grandi mistiche. Segue

Padre Felice Artuso