18 di 45 |
17 di 45 |
16 di 45 |
A questo punto è giusto far parlare il protagonista della dedica: Albino Luciani, il suo libro Illustrissimi - Lettere del Patriarca, Edizioni Messaggero Padova 1976, alla pagina 340 termina con una toccante lettera a Gesù che trascrivo come integrazione fondamentale a Campo di sangue. Vista la rilevanza dell'Opera ci sono gli elementi per considerare questa dedica come supporto al processo di beatificazione del Servo di Dio Albino Luciani - Giovanni Paolo I.
(Beatificazione domenica 4 settembre 2022)
Caro Gesù,
mi sono preso delle critiche. " È vescovo, è cardinale; - è stato detto- si è sbracciato a scrivere lettere in tutte le direzioni: a M.Twain, a Pèguy, a Casella, a Penelope, a Dickens, a Marlowe, a Goldoni e non si sa a quanti altri. E neppure una riga a Gesù Cristo!".
Tu lo sai. Con Te io mi sforzo di tenere un colloquio continuo. Tradurlo in epistolario, però, è difficile: sono cose personali. E poi, così piccole! E poi, cosa scrivere a Te, di Te, dopo tutti i libri che su Te sono stati scritti?
E poi, c'è già il Vangelo. Come la folgore supera tutti i fuochi e il radio tutti i metalli; come il missile batte in velocità la freccia del povero selvaggio, così il Vangelo supera tutti i libri.
Tuttavia, ecco qui la lettera. La scrivo trepidando, nella condizione di un povero sordomuto, che si sforza di farsi capire, nello stato d'animo di Geremia che, inviato a predicare, Ti diceva, pieno di riluttanza: "Non sono che un bambino, Signore, non so parlare!".
Pilato, presentandoti al popolo, ha detto. Ecco l'uomo! Credeva di conoscerti, ma non conosceva neppure un briciolo del tuo cuore, che hai mostrato tenero e misericordioso cento volte in cento modi.
Tua madre. In Croce, non hai voluto partire da questo mondo senza trovarle un secondo figlio che avesse cura di lei e hai detto a Giovanni: ecco tua madre.
Gli Apostoli. (18 di 45 eccone uno) Hai vissuto notte e giorno con essi, trattandoli da veri amici, sopportandoli nei loro difetti. Li hai istruiti con pazienza inesauribile. La madre di due di loro chiede un posto privilegiato per i figli e Tu. "Con me non si tratta di onori, ma di patimenti". Anelano ai primi posti anche gli altri e Tu: "Bisogna invece farsi piccoli, mettersi all'ultimo posto, servire!".
Albino Luciani
(1. Continua)
Stefano Armellin
(10. Continua)
Pompei, martedì 28 agosto 2012 aggiornato a venerdì 11 marzo 2022
(Beatificazione domenica 4 settembre 2022)
Caro Gesù,
mi sono preso delle critiche. " È vescovo, è cardinale; - è stato detto- si è sbracciato a scrivere lettere in tutte le direzioni: a M.Twain, a Pèguy, a Casella, a Penelope, a Dickens, a Marlowe, a Goldoni e non si sa a quanti altri. E neppure una riga a Gesù Cristo!".
Tu lo sai. Con Te io mi sforzo di tenere un colloquio continuo. Tradurlo in epistolario, però, è difficile: sono cose personali. E poi, così piccole! E poi, cosa scrivere a Te, di Te, dopo tutti i libri che su Te sono stati scritti?
E poi, c'è già il Vangelo. Come la folgore supera tutti i fuochi e il radio tutti i metalli; come il missile batte in velocità la freccia del povero selvaggio, così il Vangelo supera tutti i libri.
Tuttavia, ecco qui la lettera. La scrivo trepidando, nella condizione di un povero sordomuto, che si sforza di farsi capire, nello stato d'animo di Geremia che, inviato a predicare, Ti diceva, pieno di riluttanza: "Non sono che un bambino, Signore, non so parlare!".
Pilato, presentandoti al popolo, ha detto. Ecco l'uomo! Credeva di conoscerti, ma non conosceva neppure un briciolo del tuo cuore, che hai mostrato tenero e misericordioso cento volte in cento modi.
Tua madre. In Croce, non hai voluto partire da questo mondo senza trovarle un secondo figlio che avesse cura di lei e hai detto a Giovanni: ecco tua madre.
Gli Apostoli. (18 di 45 eccone uno) Hai vissuto notte e giorno con essi, trattandoli da veri amici, sopportandoli nei loro difetti. Li hai istruiti con pazienza inesauribile. La madre di due di loro chiede un posto privilegiato per i figli e Tu. "Con me non si tratta di onori, ma di patimenti". Anelano ai primi posti anche gli altri e Tu: "Bisogna invece farsi piccoli, mettersi all'ultimo posto, servire!".
Albino Luciani
(1. Continua)
Stefano Armellin
(10. Continua)
Pompei, martedì 28 agosto 2012 aggiornato a venerdì 11 marzo 2022