sabato 8 settembre 2012

3. Viaggio dentro il Quadro: Campo di sangue

39 di 45
38 di 45
37 di 45
Commento questi tre particolari del Quadro con alcuni pensieri di Joseph Ratzinger sulla sua Vita:



  • -La Lettera ai Romani di Karl Barth  si pose come una sfida al liberalismo e come testo programmatico di una nuova teologia consapevolmente -ecclesiale-.
  • Come avevo imparato a comprendere il Nuovo Testamento quale anima di tutta la teologia, così capii che la liturgia ne era il fondamento vitale, senza di cui essa finisce per inaridirsi.
  • Tutti noi vivevamo nella percezione della rinascita, avvertita già negli anni Venti, di una teologia capace di porre domande con rinnovato coraggio e di una spiritualità che si sbarazzava di ciò che era ormai invecchiato e superato, per farci rivivere in modo nuovo la gioia della redenzione.
  • Il dogma non era sentito come un vincolo esteriore, ma come la sorgente vitale, che rendeva possibili nuove conoscenze. La Chiesa per noi era viva soprattutto nella liturgia e nella grande ricchezza della tradizione teologica.
  • Se il dogma sarà proclamato mi ricorderò che la Chiesa è più saggia di me e che io ho più fiducia in lei che nella mia erudizione.
  • Catholicismo di Henri de Lubac tradotto da Hans Urs von Balthasar; questo libro è divenuto per me una lettura di riferimento. Esso non solo mi trasmise un nuovo e più profondo rapporto con il pensiero dei Padri, ma anche un nuovo e più profondo sguardo sulla teologia e sulla Fede in generale.
  • Corpus Mysticum di Henri de Lubac in cui mi si dischiuse un nuovo modo di intendere l'unità di Chiesa ed Eucaristia (mi dicevo): va bene così, sei sulla strada giusta.
  • Proprio perchè al centro non c'eravamo noi, nascevano tanto rapidamente delle relazioni amichevoli (e) bisognava mettersi alla ricerca di forme nuove.
  • Dove nessuno percepisce la Rivelazione, lì non è avvenuta nessuna Rivelazione, dato che lì nulla è stato svelato.
  • La Rivelazione è sempre più grande del solo scritto.
  • il 15 aprile 1959 cominciai le mie lezioni, ormai come professore ordinario di teologia fondamentale all'Università di Bonn
  • Dopo la morte di mio padre sentivo che per me il Mondo era diventato un po' più vuoto e che un pezzo di me, della mia casa, si era spostato nell'altro Mondo
  • La Rivelazione, cioè il volgersi di Dio verso l'uomo, il Suo venirgli incontro, è sempre più grande di quanto può essere espresso in parole umane, più grande anche delle parole della Scrittura
  • Lavorando insieme con lui, mi resi conto che Karl Rahner ed io, benché ci trovassimo d'accordo su molti punti e in molte aspirazioni, dal punto di vista teologico vivevamo su due pianeti diversi.
  • Il compito di comunicare le reali affermazioni del Concilio alla coscienza ecclesiale e di plasmarla a partire da queste ultime è ancora da realizzare.
  • (Nota: Con la Lettera apostolica Porta Fidei dell'11 ottobre 2011, Benedetto XVI ha indetto un Anno della Fede che inizierà l'11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II).
  • Se al ritorno in Patria dal primo periodo conciliare mi ero sentito ancora sostenuto dal sentimento di gioioso rinnovamento che regnava dovunque, provavo ora una profonda inquietudine di fronte al cambiamento che si era prodotto all'interno del clima ecclesiale e che era ormai sempre più evidente (...) cercai di lanciare un primo segnale di allarme, che però non fu quasi per nulla notato.
  • Quasi fulmineamente cambiò il -paradigma- culturale, a partire dal quale pensavano gli studenti e una parte dei docenti. Fino ad allora il modo di pensare era stato determinato dalla teologia di Bultmann e dalla filosofia di Heidegger; in breve tempo, quasi nello spazio di una notte lo schema esistenzialistico crollò e fu sostituito da quello marxista.
  • L'esistenzialismo andava in pezzi e la rivoluzione marxista si accendeva in tutta l'Università, la scuoteva fin dalle fondamenta. Qualche anno prima ci si sarebbe potuti aspettare che le facoltà di teologia sarebbero state un baluardo contro la tentazione marxista. Ora, invece, avveniva proprio il contrario: esse ne diventavano il vero centro ideologico.
  • la distruzione della teologia, che avveniva attraverso la sua politicizzazione in direzione del messianismo marxista, era incomparabilmente più radicale, proprio perché si basava sulla speranza biblica, ma la stravolgeva così da conservare il fervore religioso, eliminando, però, Dio e sostituendolo con l'azione politica dell'uomo.
  • Resta la speranza, ma al posto di Dio subentra il partito e, quindi, il totalitarismo di un culto ateistico, che è disposto a sacrificare ogni umanità al suo falso dio.
  • E' di santità, non di management, che ha bisogno la Chiesa per rispondere ai bisogni dell'uomo.

Joseph Ratzinger

Il Concilio fu per me una grande rivelazione, come lo fu per la Chiesa. La Chiesa prese coscienza, al lume dello Spirito Santo, che doveva rinnovarsi, farsi più a misura di Dio e dell’uomo, più pura e più santa, più madre profetica e illuminata, doveva aprirsi al mondo, riconoscere la libertà di coscienza e di religione a tutti gli uomini, riconoscersi umile peccatrice nei suoi uomini e insieme Sacramento e Corpo di Cristo, popolo di Dio in comunione con tutti.   Albino Luciani - Giovanni Paolo I

Stefano Armellin
(3. Continua)

Pompei, venerdì 7 settembre 2012 aggiornato a martedì 23 ottobre 2012