CAPORETTO
24 OTTOBRE - 12 NOVEMBRE 1917
Ogni Croce vale 1000 soldati fra morti, feriti, dispersi e prigionieri, in 2 settimane di battaglia : 350 croci per 350 mila soldati; e,"...Gli stupri: migliaia di donne nel Friuli e nel Veneto al di là del Piave furono violentate, nell’anno in cui un milione di italiani rimase in balia dell’esercito asburgico. Nove mesi dopo Caporetto cominciarono a nascere i primi bambini; e non si sapeva dove metterli..."Aldo Cazzullo clicca qui
Eccellenza Mons. Vescovo Corrado Pizziolo,
Le manifestazioni per la Grande Guerra nel
triveneto sono numerose e a vari livelli, si trattava di individuare una
proposta capace di raccogliere l'insieme delle testimonianze in una sola
immagine da inserire in una apposita struttura espositiva.
Perciò per CAPORETTO già on line sul mio
Blog e su Facebook ho individuato a Conegliano l'area più adatta per
l'anteprima istituzionale, fronte il Museo degli Alpini, per portare pure
l'attenzione sia sulla Caserma Marras (foto sotto) per un recupero a favore della
nuova sede della Biblioteca Civica, sia sul vicino campanile San Martino che ha
bisogno di restauro urgente.
Per la Caserma Marras, futura Biblioteca
Civica, sarebbe un evento di grande visibilità internazionale se Ella come
auspico può invitare il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin per
celebrare la Santa Messa al milite ignoto presente nell'Opera
L'evento sarà ancora più significativo con
la benedizione del Santo Padre alla lampada votiva per il milite ignoto, e il
percorso itinerante dell'esposizione nel triveneto seguito a questo punto per
la logistica, dagli Alpini professionisti fino alla grande Adunata di Treviso
2017 con ideale proseguimento alla Biennale di Venezia.
Perciò se c'é l'interesse operativo da
parte di tutti coloro che sono stati messi a conoscenza di questo progresso
nell'arte, nella cultura e nella memoria della Grande Guerra non resta che
proseguire per attivare sia le risorse necessarie sia il calendario delle
esposizioni della installazione CAPORETTO che non é un evento isolato bensì
inserito nel mio progetto : UNA NUOVA IMMAGINE PER L'ITALIA.
THE
OPERA COLLECTION
di
Stefano Armellin dal 1983
Conegliano, 24 maggio 2016
Oggetto
: CAPORETTO immagine guida per le commemorazioni della Grande Guerra
“Commemorare
le tragiche vicende della guerra per celebrare la pace e promuovere una cultura
di dialogo, cooperazione e unione fra i popoli: questo l’obiettivo principale
del Comitato veneto per il Centenario, composto da istituzioni pubbliche e
aperto alla più ampia partecipazione…” On. Marino Zorzato e Marino Finozzi
CAPORETTO
va quindi bene per una esposizione esterna e itinerante, partendo da Caporetto,
nelle piazze storiche fino lungo il Piave dove la disfatta è diventata
vittoria, cadere per risorgere.A Treviso con gli alpini nel 2017 e ideale
proseguimento alla Biennale di Venezia 2017, lo scrivente è già stato segnalato
al nuovo curatore.
CAPORETTO
va quindi ingrandita sette volte su 15 moduli alti 2.97 m x 2.31 m di base per
un totale unito di 25.2 m che consentono una più chiara ed ottimale fruizione
dell’opera da parte del grande pubblico. I moduli vanno realizzati in materiale
leggero ma forte, stabile e resistente alla luce e alla pioggia.
L’installazione si completa definendo il tricolore con elementi laterali verdi
e rossi sempre di 25m. altezza 3m.
CAPORETTO
diventa quindi anche un fondale scenografico di accompagnamento ad ogni tipo di
manifestazione sul tema. A Treviso in una vetrina ad oc si può iniziare a
presentare al pubblico l’Opera, poi a Conegliano l’anteprima ufficiale fronte
il Museo degli Alpini e a seguire il tour con partenza da Caporetto.
CAPORETTO
nella sua versione originale rimane un pezzo unico significativo per questo
centenario della Grande Guerra.
CAPORETTO
con il consenso del pubblico potrebbe diventare a sorpresa una di quelle
immagine cardine della stessa storia dell’arte, dove gli esseri umani si
rispecchiano per trovare in essa il senso non solo della storia ma della loro
stessa vita.
CAPORETTO
composto da 350 croci diverse si presta anche ad un iper sviluppo
comunicativo-espressivo: catalogo,cartoline,marchio,oggetti souvenir,
docu-film, report Tv didattici per le scuole di ogni ordine e grado, stampe
numerate,ecc. tutti vettori utili alla diffusione dell’opera per il successo
nel mondo di tutta la manifestazione.
Oggetto
: CAPORETTO di Stefano Armellin,
logistica e regia
Dal
punto di vista logistico a partire da CAPORETTO, serve calendarizzare i luoghi
più idonei per l’esposizione pubblica in modo che si arrivi a Treviso con gli
alpini (500 mila) davvero in un crescendo epocale di consenso per il milite
ignoto in una vitale ri-elaborazione del senso della guerra e della vita.
A
Treviso 2017 il plotone di alpini si ferma all’inizio di CAPORETTO (75 m
lineari, il tricolore con l’Opera), e attende il comando vocale del comandante,
quasi un urlo :
ALPINIII
! AT-TENTI … IL MILITE IGNOTO…CAP-PELLO SUL CUORE…ALPINIII ! AVANTIII MARCH ! e
la mondovisione RAI potrà documentare un evento che farà piangere il mondo
intero. CAPORETTO : cadere per risorgere.
Perciò
sarebbe giusto individuare un generale degli alpini in servizio attivo capace
di garantire alla struttura espositiva: montaggio, smontaggio, trasporto e
sicurezza in ogni luogo.
Infatti
è bene ci sia un picchetto d’onore e una guardia a cura degli alpini professionisti
per tutta la durata del tour.
Lampada
d’olio perpetua davanti al milite ignoto benedetta da Papa Francesco.
Madrina
solista per tutto il tour : il soprano lirico di Padova Silvia Rampazzo clicca qui
La
struttura completa è composta da tre elementi : A. Verde, altezza 3 m lunghezza
25 m (per a.b.c) intreccio di tubi innocenti ; B. Bianco, intreccio di tubi
innocenti (o altro) con l’Opera CAPORETTO di Stefano Armellin ; C. Rosso ; con un
architetto possiamo rapidamente definire sia il modello sia il peso reale.Totale
lineare : 75 m.
Oltre
agli sponsor istituzionali, RAI compresa, quest’idea può raccogliere il
sostegno degli imprenditori del triveneto più sensibili alla cultura e alla
storia della zona che a questo livello coinvolge non solo l’Italia ma l’Europa.
Stefano
Armellin
DURANTE IL XX° SECOLO SOLO IL 5% DELLE MORTI UMANE FU IL RISULTATO DI VIOLENZE DA PARTE DELL'UOMO, E QUESTO E' STATO IL SECOLO CHE HA VISTO LE GUERRE PIU' SANGUINARIE E I GENOCIDI PIU' ENORMI DELLA STORIA
Al Sindaco di Conegliano, Floriano Zambon
(...)
Come dicevo a lei il 18
maggio, serve un coordinamento “del cuore” un’iniziativa capace di far vibrare
emozioni vere, autentiche, in un contesto innovativo e coordinato, perché la
Grande Guerra ci riguarderà sempre.
CAPORETTO è una tragedia
tutta italiana, un enigma che abbiamo il dovere, generazione dopo generazione
di decifrare e studiare con attenzione,
CAPORETTO è la radiografia del nostro
futuro.
Perciò quest’Opera non si
ferma al memorial ma è una precisa richiesta al Paese della necessità vitale di
una nuova e decisiva vittoria, più vasta e importante, perché oggi la linea del
Piave corrisponde all’orizzonte del mondo, e i giovani di ogni età che a
Conegliano e in altre città vanno a scuola sono i giovani del mondo.
Cordialità
Stefano Armellin
Pompei, giovedì 2 giugno 2016
APPROFONDIMENTI :
Caporetto, Una battaglia e un enigma, di Mario Silvestri, Milano, RCS, 2003
Badoglio, il maresciallo d'Italia dalle molte vite, di Silvio Bertoldi, Milano, RCS, 2001
In trincea di Aldo Cazzullo clicca qui
Caporetto oggi di Stenio Solinas clicca qui
Badoglio, il maresciallo d'Italia dalle molte vite, di Silvio Bertoldi, Milano, RCS, 2001
In trincea di Aldo Cazzullo clicca qui
Caporetto oggi di Stenio Solinas clicca qui
Memorie di guerra di Padre Giovanni Semeria clicca qui