Stefano Armellin con il pezzo 1406 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Emilio e Enrico Parodi, fotografati da Stefano Armellin il giorno della salita numero 1000, 29 ottobre 1992, a piedi da Varazze al Monte Beigua (1287 m. slm), Appennino Ligure. Nel 2011 hanno superato le 2550 salite. Quest'impresa è stata un contributo fondamentale per la composizione The Opera al pari di quello dato dal pensiero di Ludwig Wittgenstein.
Stefano Armellin con il pezzo 1407 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Pianta essenziale della Fabbrica di San Pietro
San Bernardo (1090-1153) b
di Padre Felice Artuso
Bernardo raccomanda ai monaci e alle monache, provenienti in maggioranza dall’alta borghesia, di meditare la Parola di Dio, di contemplare le varie tappe della vita di Gesù Cristo, di cantare i salmi con la massima concentrazione, di intercedere presso Dio per tutti i peccatori, di mantenersi nel silenzio e di avere un contegno penitente, affabile, umile, sottomesso, intraprendente e misericordioso.
Qualifica il monaco, ricorrendo a questo trinomio: Croce, libro e aratro.
Il monaco porta la croce, assumendo i sentimenti di Gesù e condividendo quotidianamente la sofferenza dei suoi fratelli.
Il monaco usa il libro, per lodare coralmente Dio, per studiare la Sacra Scrittura e approfondirne la conoscenza.
Il monaco adopera l’aratro, ossia lavora per produrre quanto è necessario alla vita giornaliera.
Bernardo conosce sofferenze spirituali e fisiche. Si addolora, sperimentando la sua lontananza da Dio e la sua incapacità di glorificarlo adeguatamente.
Esce spesso dal monastero, per annunciare il Vangelo alla gente e per rafforzare l’unità della Fede. L’intensa attività gli causa attacchi febbrili, mal di gola, spossatezza, anemia cronica, disturbi gastrici, gonfiori ai piedi e alle mani.
Talvolta deve distendersi su un letto e restarvi dei giorni, per ricuperare la salute.
Consapevole che ogni pena uniforma a Gesù paziente, non si scoraggia, né perde la speranza cristiana. Persevera bensì nell’arduo cammino della Fede e attende che Dio lo coroni di gloria. Attesta che il sangue di Gesù è una tromba, che scuote i cristiani e annuncia la misericordia di Dio. Prega spesso davanti ad un crocifisso.
In un rapimento estatico vede che Gesù si rianima, schioda le mani, lo abbraccia, lo solleva da terra e se lo stringe. Si convince che le ferite gloriose del Signore rivelano l'amore di Dio, invitano a trovarvi rifugio e sollecitano ad essere caritatevole e paziente. Segue
Padre Felice Artuso
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