lunedì 14 luglio 2008

102 di 2013 ; A Tommaso

Stefano Armellin con il pezzo 102 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : A Tommaso. Io sono Stefano, Marco, Giacomo, Maria, Armellin, nato il 18 novembre 1960 a Conegliano Veneto TV, il giorno della dedicazione alla Basilica Vaticana, era di venerdì, alle ventidue e trenta come mia madre mi ha sempre detto.
Sono maturato lentamente, a sbalzi, a sei e sedici anni ero più saggio che a ventinove, perché il cuore da giovani è più puro.
L’artista non progredisce in linea retta, come tutti del resto. Un artista però ha più sbalzi, alcuni di questi, molto acuti, portano quasi a perdersi.

Ho fatto dei buoni lavori da giovanissimo poi ho peggiorato, poi ho migliorato e sto ancora migliorando. L’arte che faccio ora è molto pura, pulita essenziale, lo stesso per il pensiero : una lama che attraversa il cielo fino all’origine dell’universo. Non è facile.

La vita cambia continuamente e con essa cambia anche la visione della realtà. La percezione visiva si modifica con gli anni, che si voglia oppure no accade questo. L’artista è un testimone del tempo che passa.

Oggi m’interessa continuare a cogliere la visione d’insieme della realtà, della vita e della morte. Capire tutte le connessioni fra le varie immagini della vita e della morte è una cosa che m’interessa. 

Come m'interessa pregare realizzando l'Opera verso il Grande Giubileo del 2025.

Oggi la mia storia coincide con quella dell’Opera. Alla perfezione. Riesco ad ottenere quotidianamente una generazione permanente di immagini creative, alle quali si aggiungono avveniristici progetti creativi. 

Il processo creativo in corso, a questo livello, è iniziato il 14 settembre 1983, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce. La pulsione di fondo è sempre la stessa. Oggi, penso con determinazione all'Anno Santo del 2025.

Ci attende il Cielo, da lì veniamo e lì torniamo.

Riguardo le foto di quando ero bambino e sento le lacrime scorrere piano piano sul viso. Perché quel bambino lo portiamo sempre con noi. Tommaso non ha fatto in tempo a provare la poesia fatta carne e respiro. Gioia e preghiera. Mio figlio Tommaso non c’è più, non ha conosciuto le stagioni della vita. E' morto troppo presto. Troppo, troppo presto.

Poi vedo le montagne, il vulcano, il mare, la natura, i miei genitori, la cara moglie e la cara figlia, la mia vita fatta d’amore per l’arte e per l’insegnamento. Tutto questo si trasforma ad ogni respiro ; sono andato avanti, l’artista è maturato, l’Opera è compiuta.

Ho voluto mettere le radici nel Cielo e i frutti sono celesti. Ma è stato il Cielo a mettere in me le sue radici ed a Lui mi sento di appartenere. Per Lui porto avanti il mio compito terreno, perciò sono un artista religioso, perché legato a Dio.

Il Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013 è la sintesi di un ventennio creativo che fa chiarezza sulla Storia dell'Arte e sulla Santa Croce. Ci voleva questo tempo, ci volevano queste opere e, se vi accontentate :  ci voleva questo artista, in fondo, sono solo un genio.

A presto caro Tommaso, Papà.

Stefano Armellin

Pompei, 14 luglio 2008 aggiornato a mercoledì 5 dicembre 2012, lunedì 4 novembre 2013, martedì 15 luglio 2014