Stefano Armellin con il pezzo 579 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Dall'arte preistorica ad Armellin stop war " Oltre venti milioni d'immagini preistoriche sono oggi documentate sulle rocce all'aperto e nelle grotte di 120 paesi di cinque continenti...
Nel corso della stesura dei rapporti mondiali si era fatta strada l'ipotesi che l'arte fosse lo specchio della mente e costituisse una documentazione d'importanza capitale per comprendere la matrice concettuale e psicologica dell'uomo.
Nell'arte dei primordi troviamo infatti archetipi e paradigmi che sono la radice stessa del nostro essere e che abbiamo ancora profondamente dentro di noi.
L'arte rupestre è un fenomeno mondiale comune alle popolazioni non letterate, che inizia con l'Homo Sapiens e viene sovente a cessare quando la gente che la pratica acquisisce una forma di comunicazione del tipo che chiamiamo scrittura...
L'arte rupestre costituisce di gran lunga il più grande archivio che l'umanità possegga sulla propria storia, prima dell'avvento della scrittura...
Ipotizzare l'esistenza di risposte universali, condizionate dal modo di vita, che influiscono sul comportamento, sul modo di pensare e quindi sull'ideologia, sui processi associativi e conseguentemente sulle manifestazioni artistiche. (il Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013 è una risposta universale contemporanea NdA)
Fin dai primordi dell'arte, attorno a cinquantamila anni fa, l'uomo opera in base a specifici meccanismi mentali di associazioni, simbolizzazioni, astrazioni e sublimazioni, che ancora oggi costituiscono una delle sue caratteristiche universali.
La nostra specie si è evoluta per quattro milioni di anni prima dell'avvento dell'Homo Sapiens e dell'arte.
L'arte esiste solo nell'ultimo 1% dell'era dell'uomo...
L'uomo può definirsi Sapiens solo da quando produce arte...il rosso è il colore dominante nella maggioranza delle pitture rupestri di tutti i continenti...è ipotizzabile che anche il linguaggio parlato dovesse seguire canoni universali...
La quasi totalità dell'arte preistorica tratta tre temi fondamentali:
1. Sesso; 2. Cibo; 3. Territorio;...
L'arte non è mai stata praticata indiscriminatamente da tutti...". E.Anati
"Non c'é una cosa che si possa chiamare Arte. Dipende in buona misura da noi che formiamo il pubblico, se l'arte potrà sopravvivere. Possiamo decidere la partita con il nostro interessamento o con la nostra indifferenza, con la nostra comprensione o i nostri pregiudizi". Op.Cit.
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