giovedì 6 gennaio 2011

1012 di 2013 ; Pensieri sull'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1012 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Pensieri sull'Anima. "Ottavo grado. Consente all'Anima d'afferrarsi a Dio e di restarvi unita senza lasciarlo, come dice la Sposa : trovai colui che il mio cuore e la mia Anima amano, lo presi e non lo lascerò (Cantico dei Cantici 3,4) 

"Daniele, resta nel tuo grado, perchè sei un uomo di desideri"...

Nono grado. Fa sì che l'Anima arda con dolcezza. E' lo stato dei perfetti che ardono ormai soavemente in Dio...

Perciò San Gregorio dice degli Apostoli che quando lo Spirito Santo discese visibilmente su di loro interiormente arsero di soave amore.

Decimo grado. Fa sì che l'Anima s'assimili totalmente a Dio, per la chiara visione che immediatamente ne ha allorchè, giunta in questa vita al nono grado si separa dal corpo...

Questa visione, come abbiamo detto, genera la totale somiglianza dell'Anima con Dio, secondo quanto dice San Giovanni (Prima Lettera di Giovanni 3,2) 

Sappiamo che diventeremo simili a Lui...

In quanto tutto ciò che essa è sarà simile a Dio...

In quest'ultimo grado di chiara visione, che è l'estremo della scala su cui s'appoggia Dio, come abbiamo detto, non ci sono più verità nascoste per l'Anima, in forza della sua totale assimilazione
perciò il nostro Salvatore dice (Giovanni 16,23) : In quel giorno non mi domanderete niente, ecc.

Ma fino a quel giorno, per quanto in alto l'anima si spinga le resta nascosto qualcosa, in proporzione di quanto le manca all'assimilazione totale con l'essenza divina...

Perciò quanto più la comunicazione è spirituale, interiore e lontana dai sensi, tanto meno il demonio riesce a intenderla.

Fede - bianco; difesa dal demonio. Speranza - verde; difesa dal Mondo. Carità - rosso; difesa dalla carne ". San Giovanni della Croce

"L'aggiunta dello sterminio nazista é in realtà una sottrazione, e cioé la definitiva frantumazione dell'immagine dell'uomo. Ciò che conta é il ritorno da Auschwitz. La storia successiva al 1945 anziché arrestare l'orrore l'aveva moltiplicato con l'action painting (Harold Rosenberg 1952)

Lo spazio del quadro diveniva un'arena dove agire, ogni dipinto la traccia di un gesto.

William Congdon nasce pittore con la guerra, con la scoperta dell'Olocausto. E, man mano che gli anni lo separano da quegli eventi, egli scopre che quella lacerazione permane che ogni possibile unità, nella vita come nella sua raffigurazione si è disintegrata". Barbieri