lunedì 26 marzo 2012
1944 - 1945 - 1946 di 2013
1941 - 1942 - 1943 di 2013
1940 di 2013 ; Louvre 65
Stefano Armellin con il pezzo 1940 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Sergio Quinzio e la Santa Croce; Un commento alla Bibbia pp. 483 |
65. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi 1992. Ci siamo Henri, battute finali del Capolavoro on line, dopo , vediamo se diventerà più famoso della Gioconda, la sfida è aperta, l'Opera continua. Con The Opera potresti avere l'occasione di triplicare i visitatori al Louvre.
Sulla Verna il Santo Francesco appare a Dio, lui chiede conferma, vuole una testimonianza concreta per essere certo di quanto aveva predicato. Francesco credeva sinceramente, che bisogno aveva di una verifica materiale : le stimmate, per la sua Fede ?
Lui (il primo stigmatizzato nella storia della Chiesa) non ne aveva bisogno, ma la sua Missione sì. Se voleva incidere la storia attraverso l'Ordine dei frati minori doveva raggiungere un grado elevato di carisma.
San Domenico ha resuscitato i morti, Francesco ha ricevuto le stimmate semplicemente perchè le ha chieste al Dio che era dentro di lui. Molto probabilmente si sono formate dall'interno del suo corpo e non con un intervento esterno. (Ipotesi).
Arrivo al Santuario prima di mezzogiorno. Sul Monte è cresciuto un bosco di bellissimi e alti faggi. Faccio un breve spuntino, poi mi dirigo alla prima delle tre zone fondamentali della mia traversata. La seconda è la casa natale di Michelangelo e la terza è Assisi.
Alla Verna, il luogo del miracolo vive ancora grazie alla presenza di fedeli e turisti che provengono da ogni parte del globo. L'ecumenismo di Francesco si è materializzato. Tutti quelli che vedo non portano altro che quello che sono.
Arrivando a piedi dalla Liguria ho la visione limpida. Gli alberi e le rocce mi parlano di Francesco più delle architetture, pitture e sculture, fatte per rendere sacro e prezioso ciò che è già sacro e prezioso.
E se qualcosa di mistico deve accadermi non sarà in quel preciso luogo ma fuori di esso. Sono venuto fin qui per capire il miracolo. Anch'io come Francesco cerco una conferma. Ma una conferma da uomo, come altri uomini prima di me e dopo di me hanno fatto e faranno.
Francesco sapeva di essere Santo: le visioni, i miracoli, il grande seguito e poi le stimmate.
Io so solo di essere un artista di genio. La natura mi ha già offerto una comunicazione corpo a corpo con Dio, di cosa ancora ho bisogno ? di niente, non ho bisogno assolutamente di niente.
Con tutti questi pensieri nel corpo cammino sul sentiero che dovrebbe portarmi alla casa natale di Michelangelo. Dico dovrebbe, perchè dopo cinque chilometri fuori sentiero G.E.A. al posto di proseguire per lo 028 che mi avrebbe portato ad intersecare la giusta via per poi scendere a Caprese Michelangelo, vedo il mio corpo decidere di tornare sui suoi e quindi anche miei passi.
Questo lusso mi costa quattro chilometri fino al punto dove sale la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), punto che non avevo visto. Salgo il crinale fino a vedere Caprese Michelangelo dall'alto e Chiusi La Verna giù in basso. Non avendo affatto voglia di perforare il bosco alla ricerca di un sentiero ormai scomparso con il segna via, torno indietro per la seconda volta. Mi consolo con la vista del Monte La Verna, Santuario, punto magnetico, polo mistico.
Una forza in grado di farmi stare in quel raggio per ben tre ore e trenta minuti, con una progressione effettiva verso Caprese Michelangelo di solo un chilometro !
(65.Continua) Stefano Armellin, Pompei,lunedì 26 marzo 2012
Sulla Verna il Santo Francesco appare a Dio, lui chiede conferma, vuole una testimonianza concreta per essere certo di quanto aveva predicato. Francesco credeva sinceramente, che bisogno aveva di una verifica materiale : le stimmate, per la sua Fede ?
Lui (il primo stigmatizzato nella storia della Chiesa) non ne aveva bisogno, ma la sua Missione sì. Se voleva incidere la storia attraverso l'Ordine dei frati minori doveva raggiungere un grado elevato di carisma.
San Domenico ha resuscitato i morti, Francesco ha ricevuto le stimmate semplicemente perchè le ha chieste al Dio che era dentro di lui. Molto probabilmente si sono formate dall'interno del suo corpo e non con un intervento esterno. (Ipotesi).
Arrivo al Santuario prima di mezzogiorno. Sul Monte è cresciuto un bosco di bellissimi e alti faggi. Faccio un breve spuntino, poi mi dirigo alla prima delle tre zone fondamentali della mia traversata. La seconda è la casa natale di Michelangelo e la terza è Assisi.
Alla Verna, il luogo del miracolo vive ancora grazie alla presenza di fedeli e turisti che provengono da ogni parte del globo. L'ecumenismo di Francesco si è materializzato. Tutti quelli che vedo non portano altro che quello che sono.
Arrivando a piedi dalla Liguria ho la visione limpida. Gli alberi e le rocce mi parlano di Francesco più delle architetture, pitture e sculture, fatte per rendere sacro e prezioso ciò che è già sacro e prezioso.
E se qualcosa di mistico deve accadermi non sarà in quel preciso luogo ma fuori di esso. Sono venuto fin qui per capire il miracolo. Anch'io come Francesco cerco una conferma. Ma una conferma da uomo, come altri uomini prima di me e dopo di me hanno fatto e faranno.
Francesco sapeva di essere Santo: le visioni, i miracoli, il grande seguito e poi le stimmate.
Io so solo di essere un artista di genio. La natura mi ha già offerto una comunicazione corpo a corpo con Dio, di cosa ancora ho bisogno ? di niente, non ho bisogno assolutamente di niente.
Con tutti questi pensieri nel corpo cammino sul sentiero che dovrebbe portarmi alla casa natale di Michelangelo. Dico dovrebbe, perchè dopo cinque chilometri fuori sentiero G.E.A. al posto di proseguire per lo 028 che mi avrebbe portato ad intersecare la giusta via per poi scendere a Caprese Michelangelo, vedo il mio corpo decidere di tornare sui suoi e quindi anche miei passi.
Questo lusso mi costa quattro chilometri fino al punto dove sale la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), punto che non avevo visto. Salgo il crinale fino a vedere Caprese Michelangelo dall'alto e Chiusi La Verna giù in basso. Non avendo affatto voglia di perforare il bosco alla ricerca di un sentiero ormai scomparso con il segna via, torno indietro per la seconda volta. Mi consolo con la vista del Monte La Verna, Santuario, punto magnetico, polo mistico.
Una forza in grado di farmi stare in quel raggio per ben tre ore e trenta minuti, con una progressione effettiva verso Caprese Michelangelo di solo un chilometro !
(65.Continua) Stefano Armellin, Pompei,lunedì 26 marzo 2012
domenica 25 marzo 2012
1937 - 1938 - 1939 di 2013
1934 - 1935 - 1936 di 2013
1931 - 1932 - 1933 di 2013
1930 di 2013 ; Louvre 64
Stefano Armellin con il pezzo 1930 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Santa Croce |
64. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre);Varazze - Assisi a piedi Agosto 1992. Sedicesimo giorno di cammino verso Assisi. In piena notte, stanco di un letto troppo morbido, faccio colazione e lascio i locali della cooperativa.
sabato 24 marzo 2012
1927 - 1928 - 1929 di 2013
1924 - 1925 - 1926 di 2013
1921 - 1922 - 1923 di 2013
1920 di 2013 ; Louvre 63
Stefano Armellin con il pezzo 1920 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Re Artù |
63. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze- Assisi a piedi 1992. Davanti al Cielo che parla non ci sono ragioni ma solo preghiere. Eppoi, sereno e tranquillo m'infilo nella Burraia dove mi accoglie una festa improvvisata e danzante disco-music. Resto seduto a ridere e gioire per questa sorpresa. Roberta balla scatenata per l'ora che passa dal mezzodì alla prima del meriggio. Roberta è accompagnata di tanto in tanto da signori anziani, bambini, e telecamere che ruotano intorno al suo corpo snello e sensuale. Pare la Maddalena. E voglia Iddio che anche Francesco e Chiara possano vedere oggi il Mondo che intorno a me fa festa.
venerdì 23 marzo 2012
1917 - 1918 - 1919 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1917 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Amore per la Santa Croce "Il problema della distribuzione del potere é più difficile di quello della distribuzione della ricchezza. La tirannia della maggioranza é un pericolo molto reale. In qualsiasi nuova questione la maggioranza ha sempre torto perché é guidata dal pregiudizio e dall'abitudine". Bertrand Russell
Stefano Armellin con il pezzo 1918 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il terzo incomodo " La distribuzione del potere per mezzo della democrazia é effettiva soltanto quando i votanti provano interesse per il problema in causa. Quando il problema non li interessa, non tentano di controllare l'amministrazione e il potere vero e proprio passa nelle mani dei funzionari..." Bertrand Russell
1914 - 1915 - 1916 di 2013
1911 - 1912 - 1913 di 2013
1910 di 2013 ; Louvre 62
Stefano Armellin con il pezzo 1910 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : La Santa Croce del Monte Falterona |
62. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre);Varazze-Assisi a piedi 1992. Lungo la strada, verso l'ora di pranzo, oggi ho incontrato un tale Roberto, emiliano e arci-stufo del vivere urbano. Si è fermato sul mio sentiero e mi ha offerto pesche, formaggio e pane fresco. Dicendomi che le donne d'Emilia hanno scritto sesso sulla fronte e che lui preferisce solo restare in fra i boschi e i cieli d'aria. Aria che vede sempre più sporca con il passare degli anni.
giovedì 22 marzo 2012
1907 - 1908 - 1909 di 2013
1904 - 1905 - 1906 di 2013
1901 - 1902 - 1903 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1902 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : IL MIRACOLO "Per me il 1989 significa che non serve più pensare in termini di sistemi. Dovremmo infatti abbandonare l'intera nozione di sistemi e forse non solo di sistemi. E' ormai diventato perfettamente possibile scegliere tra un'intera varietà di vie, nell'ambito della società aperta. Non si dovrebbe temere di dire all'elettorato che se vuole strade pulite o un sistema di traspoerto pubblico che renda attraente non usare l'automobile o ancora legge e ordine, allora deve pagare...".
2. Ralf Dahrendorf
1900 di 2013 ; Louvre 61
Stefano Armellin con il pezzo 1900 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : La gioia di riuscire |
61. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992. Quattordicesimo giorno verso Assisi. In paese mi dicono che la tappa Casaglia-Passo del Muraglione è molto lunga. Chi cammina da giorni non pensa alla tappa singola. Preferisco vivere l'insieme della traversata come fosse una sola tappa divisa in giorni, e le notti come lunghe soste.
Ora l'Appennino diventa teatro dei paesi che hanno ospitato i natali di artisti che con le loro opere appartengono al Patrimonio culturale di tutta l'umanità. Chi meglio della natura può dare la testimonianza dell'ispirazione che hanno ricevuto gli uomini di genio e i santi.
Chi, meglio delle fronde verdi, delle acque, dell'aria che in quei luoghi si respira, dei tronchi e delle rocce presenti da milioni di anni, può spiegare perchè proprio in quelle zone alcuni individui hanno elaborato nuove idee : colmando secoli bui con raggi di preghiera nuova e poesia, con dipinti e sculture scolpite grazie ad un rapporto con il Cielo che sembra oggi andato smarrito.
La natura conserva il palpitare dei cuori delle persone ispirate come fossero presenti anche adesso, mentre sto camminando sulle terre dove anche loro hanno camminato.
Ho la fortuna di camminare dentro la memoria della natura, per raccogliere l'essenza dello spirito che ha animato intere e trascorse generazioni di persone. Eternità che tale rimane anche senza la presenza di quella, ormai andata, umanità.
"...Conciò sia che quanto la emulazione e la concorrenza, che virtuosamente operando cerca vincere e soverchiare i da più di sè per acquistarsi gloria et onore, è cosa lodevole e da essere tenuta in pregio come necessaria e utile al Mondo,...
e molto più, merita biasimo e vituperio la sceleratissima invidia, che non sopportando onore e pregio in altrui si dispone a privar di vita chi elle non può spogliare de la gloria, come fece lo sciaurato Andrea dal Castagno, la pittura e disegno del quale fu per il vero eccellente e grande, ma molto maggiore il rancore e la invidia che e portava agli altri pittori, di maniera che con la tenebra del peccato sotterrò e nascose lo splendor della sua virtù...".
Questo (Henri) ci dice il Vasari del nostro Andrea (1421 - 1457 ; ho lasciato il testo nell'italiano del Vasari) pittore tanto valente, che in suo onore il paese natale ha recentemente modificato il nome in : Castagno d'Andrea (m.800 slm.).
Invitando il genio artistico del pittore Pietro Annigoni ( 1910 - 1988 ) a realizzare un affresco per l'interno della chiesa. Tale Capolavoro mi ha conquistato per un'ora al termine della mia quotidiana passeggiata. Il Cristo in Croce pare il vibrare di tutta la tensione della storia umana che da quel suo ultimo respiro sarà stravolta da un prima e dopo di Lui. /
Henri, siamo nell'estate del 1992,descrivo qui un passaggio significativo, visto che sono l'Autore del Poema visivo del XXI secolo, IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013, i lettori possono notare fondamenta solide e vere alla composizione che ho sviluppato nei vent'anni seguenti. /
(61. Continua).Stefano Armellin, Pompei giovedì 22 marzo 2012
Ora l'Appennino diventa teatro dei paesi che hanno ospitato i natali di artisti che con le loro opere appartengono al Patrimonio culturale di tutta l'umanità. Chi meglio della natura può dare la testimonianza dell'ispirazione che hanno ricevuto gli uomini di genio e i santi.
Chi, meglio delle fronde verdi, delle acque, dell'aria che in quei luoghi si respira, dei tronchi e delle rocce presenti da milioni di anni, può spiegare perchè proprio in quelle zone alcuni individui hanno elaborato nuove idee : colmando secoli bui con raggi di preghiera nuova e poesia, con dipinti e sculture scolpite grazie ad un rapporto con il Cielo che sembra oggi andato smarrito.
La natura conserva il palpitare dei cuori delle persone ispirate come fossero presenti anche adesso, mentre sto camminando sulle terre dove anche loro hanno camminato.
Ho la fortuna di camminare dentro la memoria della natura, per raccogliere l'essenza dello spirito che ha animato intere e trascorse generazioni di persone. Eternità che tale rimane anche senza la presenza di quella, ormai andata, umanità.
"...Conciò sia che quanto la emulazione e la concorrenza, che virtuosamente operando cerca vincere e soverchiare i da più di sè per acquistarsi gloria et onore, è cosa lodevole e da essere tenuta in pregio come necessaria e utile al Mondo,...
e molto più, merita biasimo e vituperio la sceleratissima invidia, che non sopportando onore e pregio in altrui si dispone a privar di vita chi elle non può spogliare de la gloria, come fece lo sciaurato Andrea dal Castagno, la pittura e disegno del quale fu per il vero eccellente e grande, ma molto maggiore il rancore e la invidia che e portava agli altri pittori, di maniera che con la tenebra del peccato sotterrò e nascose lo splendor della sua virtù...".
Questo (Henri) ci dice il Vasari del nostro Andrea (1421 - 1457 ; ho lasciato il testo nell'italiano del Vasari) pittore tanto valente, che in suo onore il paese natale ha recentemente modificato il nome in : Castagno d'Andrea (m.800 slm.).
Invitando il genio artistico del pittore Pietro Annigoni ( 1910 - 1988 ) a realizzare un affresco per l'interno della chiesa. Tale Capolavoro mi ha conquistato per un'ora al termine della mia quotidiana passeggiata. Il Cristo in Croce pare il vibrare di tutta la tensione della storia umana che da quel suo ultimo respiro sarà stravolta da un prima e dopo di Lui. /
Henri, siamo nell'estate del 1992,descrivo qui un passaggio significativo, visto che sono l'Autore del Poema visivo del XXI secolo, IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013, i lettori possono notare fondamenta solide e vere alla composizione che ho sviluppato nei vent'anni seguenti. /
(61. Continua).Stefano Armellin, Pompei giovedì 22 marzo 2012
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