domenica 4 marzo 2012
1698 - 1699 - 1700 di 2013 ; Louvre 43
43.Louvre. Henri (Direttore del Louvre), Varazze-Assisi 1992. Caruso, cantava Lucio Dalla ; Albeggia. E' l'ora. Smonto la tendina a cupola, che lo scorso anno non mi volevano vendere perchè troppo fragile. E' un modello cinese a due posti, costato ottantamila lire (quaranta euro), senza firme di esploratori o fabbricanti famosi. Ha fatto le Alpi (1991), questa tendina tutta viola, sembra proprio una violetta piccola piccola.
Per fare colazione oggi devo camminare due ore, fino al Passo dei Giovi dove acquisto tre pezzi di focaccia che mangio mentre cammino verso il Monte Vittoria. Una cima non prevista, ma ho smarrito il sentiero e arrivo a Creto allungando un po' la strada indicata nell'Alta Via dei Monti liguri.
Mi consolo fermandomi a pranzo in una bella trattoria, dopo il digiuno volontario di ieri gradisco assai il cibo caldo. Osservo una tavolata di operai dai volti incisi dalla fatica del lavoro e dalla età. Mi vengono in mente i volti lisci e curati dei preti che cercano nella Chiesa una sistemazione comoda, come gli impiegati dello Stato la cercano negli uffici. Non tutti, ma un certo numero sicuramente. (Lucio Dalla continua a cantare)
Riparto quasi subito sotto il sole cocente delle ore tredici. Verso le quattordici faccio una sosta per far asciugare tenda e saccopiuma, e lì, abbandono senza rimpianti gli scarponi. Proseguo per sentieri che corrono via veloci fra dorsali, creste, boschi e cime. Fa caldo.
Mi ritrovo verso sera senza acqua. Soffro la sete. Sull'ultima cresta prima di scendere a Scoffera mi chiedo se sono più imbecille io o chi ha segnato il sentiero con due palle blu dipinte sulle pietre. Sono un personaggio da cartone animato, costretto a salire ancora un cucuzzolo, e di cucuzzolo in cucuzzolo, ogni tanto fermarsi, guardarsi intorno ed esclamare : oh! non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello.
(43.Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 16 agosto 2014
sabato 3 marzo 2012
1695 - 1696 - 1697 di 2013
1692 - 1693 - 1694 di 2013
1689 - 1690 - 1691 di 2013
1686 - 1687 - 1688 di 2013
1683 - 1684 - 1685 di 2013 ; Louvre 42
42.Louvre. Henri (Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992. Finisco la prima giornata di cammino, vissuta con segmenti di solitudine, arrivando in un piccolo anfiteatro di rocce poco dopo il Passo della Bocchetta. Nel montare la tenda avverto la continuità con la traversata alpina (1991), un viaggio servito a preparare il seguente. Sto bene.
Non ho mangiato nulla, nulla per tutto il giorno eppure sto bene. Non c'è dubbio, sono molto forte. Per cena ho una borraccia d'acqua mista a latte condensato. Mi basta. So che queste non sono privazioni autentiche. Vivo una parentesi di vita collocata nell'Europa del benessere viziato. C'è troppo di tutto.
Questo indebolisce l'anima dei giovani, vizia e corrompe lo spirito degli adulti. Non solo il Cristianesimo, ma anche lo sport da competizione e un certo tipo di Capitalismo sono al tramonto.
Mi addormento sognando una fanciulla. Un sogno. Una principessa. La mia compagna Eliana è quella che mi pensa e seriamente mi aspetta. Di Lei e non del sogno ho fiducia (NdA. tre anni dopo mi ha lasciato!). Ma ho bisogno di tutte e due per vivere la leggenda del guerriero in cammino.
E' una bella traccia questo cammino di agosto verso Assisi nel 1992, il visitatore si trova così davanti non alle solite didascalie con il titolo dell'Opera ma letteralmente dentro un evento in progressione dentro il Capolavoro, m'interessa che il pubblico del Louvre possa acquisire una nuova visione del Capolavoro. L'Europa oggi ha bisogno di questo. E questo Poema visivo del XXI secolo riceve.
(42.Continua) Stefano Armellin, Pompei, mercoledì 13 marzo 2012
venerdì 2 marzo 2012
1680 - 1681 - 1682 di 2013
1677 - 1678 - 1679 di 2013
1674 - 1675 - 1676 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1675 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce quaresimale "Grazie al latino tutti riuscivano a capirsi. L'idea della specializzazione non esisteva". Rops
1671 - 1672 -1673 di 2013
1668 - 1669 - 1670 di 2013 ; Louvre 41
Stefano Armellin con il pezzo 1668 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : "Con il sudore della tua
faccia mangerai pane,
finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato
tratto,
perchè polvere sei e in polvere devi tornare !" Genesi 3,19
Quando creo un'opera penso : devo fare un'opera vera, onesta, buona, sincera, autentica, di valore, preziosa, che rimanga, il bello è una conseguenza.
La bella Vita è il frutto di chi ha compreso l'Arte di vivere e l'Arte di vivere è l'Arte di amare.
E' il Capolavoro ad avere la somma autorità di spiegare al Mondo il senso e il significato del bello.
Torniamo sul sentiero per Assisi del 1992 : L'ozio domenicale si contrappone al mio agire fatto di pensieri sui rapporti umani e sulla estraneità delle persone fra loro. Pare che rifiutiamo l'idea che siamo una sola unità su di un solo Pianeta.
Continuiamo a specializzarci in categorie sempre più diversificate fra loro. E questo, con l'aiuto dei mass-media crea una uniformità che ha come fondamento il benessere facile e viziato.
Vedo l'isolamento e indebolimento dell'individuo che perde la forza di crescere e realizzare le sue potenzialità. Mancando la coscienza dell'Amore autentico, è da illusi credere che si possa ottenere la pace mondiale, cioè, eliminare fame e povertà materiale e spirituale.
Sul libretto dove scrivo le tappe giornaliere della traversata a piedi degli Appennini (40 chilometri al giorno) ho scritto: la fame minaccia ancora 1/4 della popolazione dei Paesi più poveri; gran parte degli abitanti delle città del terzo Mondo, abitano in bidonville; un miliardo di abitanti dei Paesi in via di sviluppo vivono sotto la soglia di povertà con un reddito inferiore a 370$ l'anno.
Oggi la situazione mondiale è molto più grave che ai tempi di Francesco, ma solo andando ad Assisi potrò capire meglio quello che sta accadendo dentro e intorno a me.
(41.Continua) Stefano Armellin, Pompei, lunedì 11 agosto 2014
giovedì 1 marzo 2012
1665 - 1666 - 1667 di 2013
1662 - 1663 - 1664 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1663 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Lady Gaga "I creativi non devono cambiare le idee alla tecnologia, bensì agli uomini che fanno questa tecno-società". Stefano Armellin, 27 febbraio 1991
Stefano Armellin con il pezzo 1664 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento
I Sette Fondatori dei Servi di Maria
di padre Felice Artuso
Una tradizione dei Servi di Maria riferisce che i sette fondatori del loro Ordine, Buonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Amedeo Amedei, Manetto Antellese, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni e Alessio Falconieri sono nobili fiorentini.
1659 - 1660 - 1661 di 2013
1656 - 1657 - 1658 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1657 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto " Nell'Occidente medievale le donne parlavano. Parlavano anche molto. Gli uomini trovavano che parlavano troppo e, tra i difetti che imputavano ad esse i predicatori, ci fu la chiacchiera nelle prime file". Duby
Stefano Armellin con il pezzo 1658 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Immigrato rosso disoccupato "Nel Medioevo il principio morale predominava sul principio economico". Rops
1653 - 1654 - 1655 di 2013 ; Louvre 40
Perciò non ti sorprendere se nel 1992 nessuno ha compreso la mia linea di 750 chilometri anche se all'arrivo ho inviato cento comunicati stampa (non si usavano le mail).
Proseguiamo : il Monte Beigua dove ho trascorso la prima notte, oggi è una selva di antenne ad uso : RAI TV - Banche - SIP (oggi Telecom)- Militare. Torri di metallo a decine, fissate al suolo con centinaia di tiranti metallici, provocano un concentrato inquinante di onde elettromagnetiche. In piena sintonia con tutta quella tecnologia, vengo bruscamente svegliato alle cinque del mattino dai fari di una autonobile. Sono molto seccato, e dopo poco mi alzo e faccio i bagagli.
Nella fitta nebbia con visibilità venti metri mi butto verso Assisi. Penso solo a camminare. Prima di mezzodì sono al Passo del Turchino, faccio una sosta in compagnia di venti centauri. Osservando quelle goffe moto mi chiedo cosa serva quel tipo di svago.
Entro nel ristorante, mi siedo, rifiuto l'aperitivo, mi rendo conto di essere nel posto sbagliato, mi alzo senza mangiare e bere nulla. Vado a salire il Monte Pennello a ridosso di Genova.
Su questi monti i metanodotti tracciano linee larghe come autostrade. Vedo praticare lo sport più idiota del Mondo : il fuoristrada in zone naturali protette. E' una peste che sta distruggendo chilometri quadrati di terreno, lasciando sui prati il segno di una coscienza umana malata. E' domenica. (40.Continua)
Stefano Armellin, Pompei, sabato 9 agosto 2014
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