lunedì 8 agosto 2011

1227 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1227 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Il Secondo Avvento 

"GIOVANNI...-Il Mondo non l'ha conosciuto- (Vangelo di Giovanni 1,10; 17,9), 

-i suoi non l'hanno ricevuto- (Giovanni 1,11), 

-gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce - (Giovanni 3,19): 

ma tutto ciò accade in obbedienza alla volontà del Padre (Giovanni 10,18),

domenica 7 agosto 2011

1226 di 2013 ; Kiko, il volo creativo della Parola

Stefano Armellin con il pezzo 1226 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Kiko, il volo creativo della Parola 

"GIOVANNI...La Parola-Sapienza é intima a Dio (Sap 8, 2-3), é al suo fianco come architetto delle sue opere (Prv 8,30; Sap 7,22), sta accanto a Lui nelle continue delizie di una perfetta spontaneità (Prv 8,30), e altrettanto gioiosamente vive sulla terra tra i figli degli uomini (Prv 8,31; 10,23; Sap 1,6)

sabato 6 agosto 2011

1225 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1225 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"GIOVANNI...Nelle scritture il processo di personificazione (che sebbene lontano da noi non ci é del tutto estraneo, come si vede, ad esempio, in certi personaggi del teatro che sono prototipi di vizi o di virtù) é opposto e parallelo a quello -da cui é compensazione- per il quale Dio viene dapprima immediatamente sentito come vivo e operante, e cioè come persona, e poi via via 'compreso' mediante astrazioni definitorie, predicative, deduttive ;

venerdì 5 agosto 2011

1224 di 2013 ; Giovanni

Stefano Armellin con il pezzo 1224 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1992/2013





Titolo : GIOVANNI : "...Nei Libri Sapienzali é tante volte ripetuto che la Parola dell'uomo può ottenergli la vita o la morte (Prv 13,3; 18,3; 18,21; 21,23; Sir 37,21; Gc 3,2-12).

giovedì 4 agosto 2011

1223 di 2013 ; La parola

Stefano Armellin con il pezzo 1223 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : La Parola 

"GIOVANNI...La Parola, proprio nella sua concretezza di strumento pubblicamente realizzatore, ha in tutto l'Antico Testamento un ruolo di straordinaria importanza, unico.

mercoledì 3 agosto 2011

1222 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1222 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"GIOVANNI 

La Parola che é Dio (Vangelo di Giovanni 1,1) pur essendo distinta da Dio (Giovanni 1,2; 1,1) é la parola suscitatrice per mezzo della quale Dio compie la Sua Opera (Giovanni 1,3; Gn 1,1; 1,3; 1,6; 1,9; 1,11; 1,14; 1,20; 1,24; 1,26; Os 6,5;Is 55,11; Ger 23,29; Sal 33,6; 107,20; 147,15; 147,18; 148,8; Sap 18,15; Eb 2,2; 4,12).

martedì 2 agosto 2011

1221 di 2013 ; Estate

Stefano Armellin con il pezzo 1221 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Estate 

"Con il 1400 nasce a Firenze, una nuova architettura, che proseguirà per quattro secoli in tutta Europa. E questa architettura ha un nome, Filippo Brunelleschi (1377-1446).

I suoi committenti sono al massimo vertice della gerarchia politica ed economica, e la consapevolezza ideologica del suo stile é estrema.

lunedì 1 agosto 2011

1220 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1220 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

GIOVANNI 

"In principio era la Parola, la Parola era presso Dio e la Parola era Dio ( Vangelo di Giovanni 1,1)

domenica 31 luglio 2011

1219 di 2013 , San Valentino

Stefano Armellin con il pezzo 1219 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : San Valentino 

"...Egli (la persona umana NdA) non può agire così in ogni occasione. 

Nella società civile ha continuamente bisogno della cooperazione e dell'assistenza di un gran numero di persone, mentre la durata di tutta la sua vita gli basta appena a guadagnarsi l'amicizia di pochi...

L'uomo ha un bisogno quasi costante dell'aiuto dei suoi simili, ed invano se l'aspetterebbe soltanto dalla loro benevolenza...

Nessuno all'infuori del mendicante sceglie di dipendere dalla benevolenza dei suoi concittadini. E nemmeno il mendicante dipende interamente da essa". Smith

sabato 30 luglio 2011

1218 di 2013 ; Verso l'Anno Santo 2025

Stefano Armellin con il pezzo 1218 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Verso l'Anno Santo del 2025 

" L'artista ha il preciso obbligo di inventare. Non si può rimanere sempre uguali a sé stessi. Prendiamo Wenders, Fellini, Herzog grandi registi agli esordi che poi non hanno avuto il coraggio di rinnovarsi, ripetendo e scimmiottando sé stessi. E la Archibugi ? storie fritte e rifritte...". 
Fagioli 1991

venerdì 29 luglio 2011

1217 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1217 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Il Secondo Avvento, lacrime verdi per la deforestazione in Nigeria 

" STORIA DI GIUSEPPE

Le vicende dei personaggi biblici sono le vicende di Dio. Dio contro ogni evidenza postedenica e postdiluviale crede, in Abramo, nella salvezza e nella benedizione ;

giovedì 28 luglio 2011

1216 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1216 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Il Secondo Avvento 

" STORIA DI GIUSEPPE 

La nascosta fecondità del dolore all'inizio, la pianta alle sorgenti, diventa il dominio del leone di Giuda. Giuseppe riceve, con la parte doppia dell'eredità paterna (Genesi 48,5), la primogenitura (Dt 21,17; 1Cr 5, 1-2).

mercoledì 27 luglio 2011

1215 di 2013 ; Un angelo

Stefano Armellin con il pezzo 1215 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Un angelo 

" L'individuo é sempre cosa piccola, spesso brutta, spesso disprezzabile. Il bello e il grande ha bisogno dell'indefinito, e questo indefinito non si poteva introdurre sulla scena, se non introducendovi la moltitudine.

martedì 26 luglio 2011

1214 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1214 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/1994





Titolo : Il Secondo Avvento 

" STORIA DI GIUSEPPE. 

La tradizione ebraica racconta di un umile messia della casa di Giuseppe, messo a morte, che precede la venuta del potente messia della casa di Giuda.

lunedì 25 luglio 2011

1213 di 2013 ; il Peccato

Stefano Armellin con il pezzo 1213 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il  Peccato, di Padre Felice Artuso 


Santa Gemma Galgani ha una percezione acutissima del peccato e delle sue conseguenze.

domenica 24 luglio 2011

1212 di 2013 , il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1212 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"STORIA DI GIUSEPPE 

Ma altre cose svela la profezia vissuta da Giuseppe. 

E' Dio stesso che con Giuseppe scende nell'Egitto dell'afflizione (Genesi 46,3) e lì diventa un grande un grande popolo (Genesi 46,3) é segno escatologico della salvezza attraverso le tenebre: alla fine, malgrado Giuseppe, Canaan ed Egitto languiranno nella stessa fame (Genesi 47,13).

sabato 23 luglio 2011

1211 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1211 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Il Secondo Avvento 

"STORIA DI GIUSEPPE 

Come Gesù nella trasfigurazione, nell'ingresso trionfale a Gerusalemme, nell'incoronazione nel Pretorio, così Giuseppe é glorificato e intronizzato, al limite del supremo potere (Genesi 41, 40-45).

Come Gesù, Giuseppe é venduto per denaro (Genesi 37,28), é spogliato della sua tunica (Genesi 37,23).

Come Gesù nel Getsemani con gli apostoli, così Giuseppe con i fratelli -si allontanò da loro e pianse- (Genesi 42,24). 

Come quello di Gesù, il sangue di Giuseppe si confonde con quello dell'animale sacrificato (Genesi 37, 31-33).

Come Gesù, Giuseppe é -fecondo nel paese della sua infelicità (Genesi 41,52), dove é rifiutato con orrore (Genesi 46,34).

Come Gesù, Giuseppe regna quando é creduto morto (Genesi 45, 25-28).

Come Gesù, Giuseppe dà il cibo a suo padre (Genesi 47,12) e salva con Israele tutta le terra (Genesi 41, 56-57).

Come Gesù, Giuseppe riceve dal grande re ogni potere (Genesi 41,44) e un nome che ha significato salvifico (Genesi 41,45).

Come Gesù, Giuseppe porta il padre presso i peccatori (Genesi 45, 9-10). 

Come Gesù, Giuseppe assoggetta tutti al grande re (Genesi 47,25).

Come Gesù, Giuseppe perdona ai suoi fratelli che hanno voluto ucciderlo, piange di commozione quando gli chiedono di perdonarli (Genesi 50,17) e li consola (Genesi 50,21) dicendo : - non siete voi che mi avete mandato qui, ma Dio- (Genesi 45,8); 

- non siate tristi e non rammaricatevi di avermi venduto qui, perchè é per farvi vivere che Dio mi ha mandato prima di voi- (Genesi 45,5);

-il male che vi eravate proposti di farmi, il disegno di Dio l'ha capovolto in bene, al fine di compiere ciò che oggi accade : salvare la vita a un popolo numeroso- (Genesi 50,20)". 

Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, 1995, Adelphi, pp. 59

"Gli stessi organismi internazionali dovrebbero interrogarsi sulla reale efficacia dei loro apparati burocratici e amministrativi, spesso troppo costosi.

Capita talvolta che chi é destinatario degli aiuti diventi funzionale a chi lo aiuta e che i poveri servano a mantenere in vita dispendiose organizzazioni burocratiche che riservano per la propria conservazione percentuali troppo elevate di quelle risorse che invece dovrebbero essere destinate allo sviluppo". 

Benedetto XVI Caritas in Veritate


venerdì 22 luglio 2011

1210 di 2013 ; Verso Roma

Stefano Armellin con il pezzo 1210 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Verso Roma 

" La città in Italia é una cosa diversa che dalle mie parti. Non è solo un luogo per abitare : é un luogo per decidere, sono sempre tutti in piazza contano più i magistrati cittadini che l'Imperatore o il Papa.

Sono...come tanti regni. 

E i re sono i mercanti. 

E la loro arma é il denaro.

giovedì 21 luglio 2011

1209 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1209 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

" STORIA DI GIUSEPPE. 

Come Gesù, Giuseppe é prediletto dal padre e odiato dai fratelli (Genesi 37, 3-4) per le sue grandi speranze (Genesi 37,8); lo considerano -l'uomo dei sogni- (Genesi 37,19).

Come Gesù, fanciullo trova scampo dalla morte in Egitto (Genesi 37,36). Come Gesù, per volontà del padre -parte alla ricerca dei suoi fratelli- (Genesi 37,17), ed -essi complottano di farlo morire- (Genesi 37,18).

Come Gesù tra i dodici, così Giuseppe si vede in sogno in mezzo a covoni e a stelle che s'inchinano davanti a lui (Genesi 37, 5-9; 43,28). 

Come Gesù, inizia a trent'anni la sua vita pubblica, presentandosi dinanzi a Faraone (Genesi 41,46).

Come Gesù dinanzi al prediletto Lazzaro, così Giuseppe dinanzi al prediletto Beniamino : -il suo cuore si era commosso per suo fratello, e gli venivano le lacrime agli occhi- (Genesi 43,30).

Come Gesù, Giuseppe é sottoposto alla tentazione (Genesi 39) e giunge alla gloria attraverso la persecuzione (Genesi 39,20). 

I sogni dei servi di Faraone, che Giuseppe interpreta, sono sogni di pane e di vino attraverso i quali si va alla salvezza o alla dannazione (Genesi 40) ". 

Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, 1995, Adelphi, pp.58-59

Sant’Antonio abate (250-356) c
di Padre Felice Artuso
Antonio accoglie quelli che lo cercano, bramosi di porre le basi per un rassicurante futuro. 

Intrattenendosi con loro, li istruisce e li sollecita a perseverare nella Fede cristiana, scrive anche delle lettere a chi che gli chiede dei consigli. 

Nelle sue risposte dimostra di avere acquisito la sapienza evangelica e di attenersi all’insegnamento della tradizione apostolica.

Alcuni ammiratori condividono il suo impegno contro le insistenti empietà. 

Si stabiliscono in una grotta o in una stanza, vicina a quella di Antonio. Decidono di attenersi alla sua direzione spirituale, per favorire l’espansione e la crescita della civiltà cristiana. Apprendono da lui il metodo di pregare più con il cuore che con le labbra, più con la mente che con le parole. 

Permanendo alla sua scuola, diventano eremiti austeri, pazienti, penitenti, dediti alla ricerca di Dio, premurosi verso i sofferenti e ardenti difensori dell’ortodossia cristiana. 

Edificano dei piccoli eremi, dove salmeggiano, adorano, lavorano, offrono protezione e anticipano la bellezza paradisiaca.
 
Antonio diviene così il pioniere di una piena consacrazione a Dio e l’iniziatore di un nuovo e stimato stile di via. 

Tramite il suo biografo, S. Atanasio di Alessandria, continua a parlare ai cristiani, che cercano di stabilire un permanente contatto con Dio. 

Attesta a tutti che la vocazione cristiana è chiamata a seguire Gesù, che conduce a Dio. 

Finisce il suo lungo esodo pasquale nell’eremo di Qolzoum e qui lascia la tunica di pelo, che indossava, per imitare San Giovanni Battista, il precursore della vita eremitica. 

Gli artisti s’ispirano alla biografia di Antonio, scritta dal patriarca Atanasio. Raffigurano il Santo attorniato da alcuni animali domestici e da molesti demoni. 

Salvator Dalì esegue uno dei più bei dipinti di Antonio. Lo ritrae nel deserto, mentre alza un crocifisso, per allontanare un branco di pericolosi animali, simbolo dei demoni .

Padre Felice Artuso 

mercoledì 20 luglio 2011

1208 di 2013 ; Bisogno di Silenzio

Stefano Armellin con il pezzo 1208 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Bisogno di Silenzio 

"Come l'Ordine francescano cresceva e attirava a sé gli uomini migliori, esso diveniva troppo potente e legato ad affari terreni, e molti francescani vollero riportarlo alla purezza di un tempo. 

Cosa assai difficile per un Ordine che ai tempi in cui ero alla abbazia già contava più di trentamila membri sparsi in tutto il mondo...