martedì 27 marzo 2012
1954 - 1955 - 1956 di 2013
1951 - 1952 - 1953 di 2013
1950 di 2013 ; Louvre 66
Stefano Armellin con il pezzo 1950 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Adamo e la mela |
66. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze - Assisi a piedi 1992. Sulla strada provinciale fermo un automobilista per chiedere l'ora ( chiedevo sempre l'ora, il mio orologio si era fermato nei primi giorni di cammino verso Assisi ) e, quanto dista Caprese Michelangelo.
lunedì 26 marzo 2012
1947 - 1948 - 1949 di 2013
1944 - 1945 - 1946 di 2013
1941 - 1942 - 1943 di 2013
1940 di 2013 ; Louvre 65
Stefano Armellin con il pezzo 1940 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Sergio Quinzio e la Santa Croce; Un commento alla Bibbia pp. 483 |
65. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi 1992. Ci siamo Henri, battute finali del Capolavoro on line, dopo , vediamo se diventerà più famoso della Gioconda, la sfida è aperta, l'Opera continua. Con The Opera potresti avere l'occasione di triplicare i visitatori al Louvre.
Sulla Verna il Santo Francesco appare a Dio, lui chiede conferma, vuole una testimonianza concreta per essere certo di quanto aveva predicato. Francesco credeva sinceramente, che bisogno aveva di una verifica materiale : le stimmate, per la sua Fede ?
Lui (il primo stigmatizzato nella storia della Chiesa) non ne aveva bisogno, ma la sua Missione sì. Se voleva incidere la storia attraverso l'Ordine dei frati minori doveva raggiungere un grado elevato di carisma.
San Domenico ha resuscitato i morti, Francesco ha ricevuto le stimmate semplicemente perchè le ha chieste al Dio che era dentro di lui. Molto probabilmente si sono formate dall'interno del suo corpo e non con un intervento esterno. (Ipotesi).
Arrivo al Santuario prima di mezzogiorno. Sul Monte è cresciuto un bosco di bellissimi e alti faggi. Faccio un breve spuntino, poi mi dirigo alla prima delle tre zone fondamentali della mia traversata. La seconda è la casa natale di Michelangelo e la terza è Assisi.
Alla Verna, il luogo del miracolo vive ancora grazie alla presenza di fedeli e turisti che provengono da ogni parte del globo. L'ecumenismo di Francesco si è materializzato. Tutti quelli che vedo non portano altro che quello che sono.
Arrivando a piedi dalla Liguria ho la visione limpida. Gli alberi e le rocce mi parlano di Francesco più delle architetture, pitture e sculture, fatte per rendere sacro e prezioso ciò che è già sacro e prezioso.
E se qualcosa di mistico deve accadermi non sarà in quel preciso luogo ma fuori di esso. Sono venuto fin qui per capire il miracolo. Anch'io come Francesco cerco una conferma. Ma una conferma da uomo, come altri uomini prima di me e dopo di me hanno fatto e faranno.
Francesco sapeva di essere Santo: le visioni, i miracoli, il grande seguito e poi le stimmate.
Io so solo di essere un artista di genio. La natura mi ha già offerto una comunicazione corpo a corpo con Dio, di cosa ancora ho bisogno ? di niente, non ho bisogno assolutamente di niente.
Con tutti questi pensieri nel corpo cammino sul sentiero che dovrebbe portarmi alla casa natale di Michelangelo. Dico dovrebbe, perchè dopo cinque chilometri fuori sentiero G.E.A. al posto di proseguire per lo 028 che mi avrebbe portato ad intersecare la giusta via per poi scendere a Caprese Michelangelo, vedo il mio corpo decidere di tornare sui suoi e quindi anche miei passi.
Questo lusso mi costa quattro chilometri fino al punto dove sale la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), punto che non avevo visto. Salgo il crinale fino a vedere Caprese Michelangelo dall'alto e Chiusi La Verna giù in basso. Non avendo affatto voglia di perforare il bosco alla ricerca di un sentiero ormai scomparso con il segna via, torno indietro per la seconda volta. Mi consolo con la vista del Monte La Verna, Santuario, punto magnetico, polo mistico.
Una forza in grado di farmi stare in quel raggio per ben tre ore e trenta minuti, con una progressione effettiva verso Caprese Michelangelo di solo un chilometro !
(65.Continua) Stefano Armellin, Pompei,lunedì 26 marzo 2012
Sulla Verna il Santo Francesco appare a Dio, lui chiede conferma, vuole una testimonianza concreta per essere certo di quanto aveva predicato. Francesco credeva sinceramente, che bisogno aveva di una verifica materiale : le stimmate, per la sua Fede ?
Lui (il primo stigmatizzato nella storia della Chiesa) non ne aveva bisogno, ma la sua Missione sì. Se voleva incidere la storia attraverso l'Ordine dei frati minori doveva raggiungere un grado elevato di carisma.
San Domenico ha resuscitato i morti, Francesco ha ricevuto le stimmate semplicemente perchè le ha chieste al Dio che era dentro di lui. Molto probabilmente si sono formate dall'interno del suo corpo e non con un intervento esterno. (Ipotesi).
Arrivo al Santuario prima di mezzogiorno. Sul Monte è cresciuto un bosco di bellissimi e alti faggi. Faccio un breve spuntino, poi mi dirigo alla prima delle tre zone fondamentali della mia traversata. La seconda è la casa natale di Michelangelo e la terza è Assisi.
Alla Verna, il luogo del miracolo vive ancora grazie alla presenza di fedeli e turisti che provengono da ogni parte del globo. L'ecumenismo di Francesco si è materializzato. Tutti quelli che vedo non portano altro che quello che sono.
Arrivando a piedi dalla Liguria ho la visione limpida. Gli alberi e le rocce mi parlano di Francesco più delle architetture, pitture e sculture, fatte per rendere sacro e prezioso ciò che è già sacro e prezioso.
E se qualcosa di mistico deve accadermi non sarà in quel preciso luogo ma fuori di esso. Sono venuto fin qui per capire il miracolo. Anch'io come Francesco cerco una conferma. Ma una conferma da uomo, come altri uomini prima di me e dopo di me hanno fatto e faranno.
Francesco sapeva di essere Santo: le visioni, i miracoli, il grande seguito e poi le stimmate.
Io so solo di essere un artista di genio. La natura mi ha già offerto una comunicazione corpo a corpo con Dio, di cosa ancora ho bisogno ? di niente, non ho bisogno assolutamente di niente.
Con tutti questi pensieri nel corpo cammino sul sentiero che dovrebbe portarmi alla casa natale di Michelangelo. Dico dovrebbe, perchè dopo cinque chilometri fuori sentiero G.E.A. al posto di proseguire per lo 028 che mi avrebbe portato ad intersecare la giusta via per poi scendere a Caprese Michelangelo, vedo il mio corpo decidere di tornare sui suoi e quindi anche miei passi.
Questo lusso mi costa quattro chilometri fino al punto dove sale la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), punto che non avevo visto. Salgo il crinale fino a vedere Caprese Michelangelo dall'alto e Chiusi La Verna giù in basso. Non avendo affatto voglia di perforare il bosco alla ricerca di un sentiero ormai scomparso con il segna via, torno indietro per la seconda volta. Mi consolo con la vista del Monte La Verna, Santuario, punto magnetico, polo mistico.
Una forza in grado di farmi stare in quel raggio per ben tre ore e trenta minuti, con una progressione effettiva verso Caprese Michelangelo di solo un chilometro !
(65.Continua) Stefano Armellin, Pompei,lunedì 26 marzo 2012
domenica 25 marzo 2012
1937 - 1938 - 1939 di 2013
1934 - 1935 - 1936 di 2013
1931 - 1932 - 1933 di 2013
1930 di 2013 ; Louvre 64
Stefano Armellin con il pezzo 1930 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Santa Croce |
64. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre);Varazze - Assisi a piedi Agosto 1992. Sedicesimo giorno di cammino verso Assisi. In piena notte, stanco di un letto troppo morbido, faccio colazione e lascio i locali della cooperativa.
sabato 24 marzo 2012
1927 - 1928 - 1929 di 2013
1924 - 1925 - 1926 di 2013
1921 - 1922 - 1923 di 2013
1920 di 2013 ; Louvre 63
Stefano Armellin con il pezzo 1920 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Re Artù |
63. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze- Assisi a piedi 1992. Davanti al Cielo che parla non ci sono ragioni ma solo preghiere. Eppoi, sereno e tranquillo m'infilo nella Burraia dove mi accoglie una festa improvvisata e danzante disco-music. Resto seduto a ridere e gioire per questa sorpresa. Roberta balla scatenata per l'ora che passa dal mezzodì alla prima del meriggio. Roberta è accompagnata di tanto in tanto da signori anziani, bambini, e telecamere che ruotano intorno al suo corpo snello e sensuale. Pare la Maddalena. E voglia Iddio che anche Francesco e Chiara possano vedere oggi il Mondo che intorno a me fa festa.
venerdì 23 marzo 2012
1917 - 1918 - 1919 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1917 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Amore per la Santa Croce "Il problema della distribuzione del potere é più difficile di quello della distribuzione della ricchezza. La tirannia della maggioranza é un pericolo molto reale. In qualsiasi nuova questione la maggioranza ha sempre torto perché é guidata dal pregiudizio e dall'abitudine". Bertrand Russell
Stefano Armellin con il pezzo 1918 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il terzo incomodo " La distribuzione del potere per mezzo della democrazia é effettiva soltanto quando i votanti provano interesse per il problema in causa. Quando il problema non li interessa, non tentano di controllare l'amministrazione e il potere vero e proprio passa nelle mani dei funzionari..." Bertrand Russell
1914 - 1915 - 1916 di 2013
1911 - 1912 - 1913 di 2013
1910 di 2013 ; Louvre 62
Stefano Armellin con il pezzo 1910 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : La Santa Croce del Monte Falterona |
62. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre);Varazze-Assisi a piedi 1992. Lungo la strada, verso l'ora di pranzo, oggi ho incontrato un tale Roberto, emiliano e arci-stufo del vivere urbano. Si è fermato sul mio sentiero e mi ha offerto pesche, formaggio e pane fresco. Dicendomi che le donne d'Emilia hanno scritto sesso sulla fronte e che lui preferisce solo restare in fra i boschi e i cieli d'aria. Aria che vede sempre più sporca con il passare degli anni.
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