BENVENUTI NEL BLOG FONDATO NEL 2007, DA STEFANO ARMELLIN (63 anni) AUTORE DI THE OPERA COLLECTION 14/09/1983 - 14/09/2024 41°. stefano.armellin@gmail.com; +39. 371 353 90 54; 081.8504444; Nella foto una delle due sale del Museo d'Impresa a Pompei dove Stefano Armellin ha svolto dal 7 al 15 giugno 2024 la mostra personale GINESTRA POMPEI VESUVIO prima mondiale grafico-pittorica della Ginestra di Giacomo Leopardi.
mercoledì 29 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
10. Viaggio dentro il Quadro : Campo di sangue 1. Caro Gesù di Albino Luciani
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A questo punto è giusto far parlare il protagonista della dedica: Albino Luciani, il suo libro Illustrissimi - Lettere del Patriarca, Edizioni Messaggero Padova 1976, alla pagina 340 termina con una toccante lettera a Gesù che trascrivo come integrazione fondamentale a Campo di sangue. Vista la rilevanza dell'Opera ci sono gli elementi per considerare questa dedica come supporto al processo di beatificazione del Servo di Dio Albino Luciani - Giovanni Paolo I.
(Beatificazione domenica 4 settembre 2022)
(Beatificazione domenica 4 settembre 2022)
lunedì 27 agosto 2012
11. Viaggio dentro il Quadro : Campo di sangue
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Papa Albino Luciani è stato Patriarca di Venezia, ho usato in 13 di 45 questa sferetta di vetro di Venezia per ricordare sia Lui al quale dedico Campo di sangue, sia i sacrifici di mia madre Tecla Zago (1934) e mio padre Sisto Armellin (1929-2014), che mi hanno fatto questo dono. Noi siamo veneti e per i veneti Venezia è una seconda natura. Ci sono stato la prima volta quando non ero ancora nato, ottobre 1960 con mia madre incinta.
domenica 26 agosto 2012
12. Viaggio dentro il Quadro : Campo di sangue
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Un po' di storia: per affrontare una Santa Crocifissione di questo livello, un artista cattolico non può improvvisarsi, perciò, anche se quest'Opera mi ha tenuto mentalmente impegnato dal 2005 al 2012, il visitatore può comprenderla meglio leggendo con molta attenzione questo documento del 1995:
sabato 25 agosto 2012
13. Viaggio dentro il Quadro: Campo di sangue
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" La vera arte cristiana per lungo tempo non si è potuta affermare e non s'è affermata sinora appunto perché la coscienza religiosa non è stata uno dei piccoli passi in avanti che regolarmente compie l'umanità, ma ha rappresentato un rivolgimento enorme che, se ancora non ha cambiato, immancabilmente dovrà cambiare tutta la concezione dell'esistenza degli uomini e tutta la struttura interna del loro modo di vivere.
venerdì 24 agosto 2012
14. Viaggio dentro il Quadro: Campo di sangue
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Nel particolare 4 di 45 il domino ripete il numero della bestia dell'Apocalisse 666, sopra la citazione dal Vangelo di Matteo 25,41 che dice "Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli".
In 5 di 45 possiamo accostare il verso 113 del XIX Canto dell'Inferno di Dante: "Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento che altro è da voi all'idolatre".
In 6 di 45 appare una delle numerose monete riversate sul Quadro. Sono quelle rigettate da Giuda davanti ai Sommi Sacerdoti, dopo il suo pentimento, prima di andare ad impiccarsi.
Stefano Armellin
(14. Continua)
Pompei, venerdì 24 agosto 2012
giovedì 23 agosto 2012
15. Viaggio dentro il Quadro : Campo di sangue
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venerdì 10 agosto 2012
11.1 Uscire dalla crisi mondiale : Anno della Fede-Assisi
ai primi di ottobre si aprirà l'Anno della Fede, perciò commento un testo specifico del Convegno di Assisi del 18 giugno 2012 : la relazione di Fra Giorgio Silvestri, Economo generale dei Frati Minori Conventuali; dal titolo : Opera di pace e attenzione ai bisogni dell'uomo; La prima ricetta del francescano di ogni tempo spesso si è rivelata come risposta non solo teorica, ma anche molto concreta.
Armellin : questo è un Blog d'arte dedicato alla maggiore innovazione dell'arte contemporanea internazionale nel periodo che va dal 1983 al presente : The Opera Collection. Invito quindi il lettore a seguire la mostra on line presente nel Blog...
Silvestri : Mi piacerebbe potermi introdurre agganciandomi ai temi a noi molto cari della povertà francescana o alla testimonianza di tanti buoni francescani che anche ai giorni nostri, col loro esempio, operano da maestri e protagonisti a servizio dei poveri.
E vorrei anche dire che una grande sfida oggi è data dalle nuove forme di povertà che si incontrano nelle società diventate ricche : sono soprattutto povertà spirituali : mancanza di trascendenza, vuoti esistenziali, solitudini, depressioni, insieme alle emergenti povertà degli anziani, sempre più soli e isolati dal prorompere di internet, dei disoccupati, degli emigrati, delle famiglie che stentano ad arrivare a fine mese. A questi fenomeni cerca di rivolgersi il francescano di oggi.
11.2 Uscire dalla crisi mondiale : Anno della Fede - Assisi
San Francesco 1998 di Stefano Armellin |
Sivestri : Dunque di quale Mondo stiamo parlando quando diciamo che è in crisi ?
Ritengo sia assai delicato e improprio dichiarare la crisi attuale come crisi per tutti. In realtà è la crisi delle vecchie economie; crisi del Mondo Occidentale. Non di tutti! Crisi di chi è diventato troppo ricco o ricco troppo in fretta. Crisi di chi ha già raggiunto un troppo alto tenore di vita, dimenticando però i veri valori che danno qualità alla vita. E credo anche che sia una crisi pilotata da qualcuno che vuol far pagare agli altri il prezzo del mantenimento del proprio elevato tenore di vita. E questo non è giusto.
Armellin: il Mondo oggi è così interdipendente che la definizione di Mondo Occidentale possiamo considerarla obsoleta. C'è piuttosto una crisi dell'Anima del Mondo. I popoli forti sono quelli che vivono in armonia con la natura, rispettando la natura, con poco ottengono tutto. I popoli deboli consumano tutte le risorse del Pianeta per avere ancora di più, non rispettano la natura, con tutto non ottengono nulla. San Francesco insegna a togliere per non appesantire l'Anima ; accogliendo in sè l'Amore di Dio. Compito della Chiesa Cattolica è la cura delle anime, perciò il Vostro Convegno è giusto, perchè affronta il tema cardine di sempre : come curare l'Anima del Mondo.
11.3 Uscire dalla crisi mondiale : Anno della Fede - Assisi
Silvestri : Sempre per iniziativa dei francescani sorgono i Monti di Pietà : una specie del microcredito di cui si parla oggi. Banche create a servizio dell'uomo. Non dico questo per annunciare nuove istituzioni bancarie o rifondazioni bancarie oggi, ma certo per dare un richiamo forte, anzi fortissimo al sistema bancario attuale che ha trasformato il mezzo in fine.
Armellin : I sistemi sono fatti dalle persone, sono gli esseri umani che agiscono, c'è una sottile complicità fra operatori di banca e clienti. Tutti si lamentano della banche ma i depositi di risparmio lì restano. I dirigenti sono incapaci di investire le proprie energie in progetti veramente importanti per le comunità locali, progetti che rispecchino la vocazione internazionale trasmessa dall'iper-sviluppo delle telecomunicazioni nel Mondo. Mi viene in mente un pensiero di Ludwig Wittgenstein del 1929, l'anno in cui è nato mio padre : " Se qualcosa è buono, allora è anche divino. In questo stranamente si compendia la mia etica. Solo il soprannaturale può esprimere il soprannaturale".
11.4 Uscire dalla crisi mondiale : Anno della Fede - Assisi
Anno della Fede 2012-2013 affidato alla Madonna del Rosario di Pompei |
Silvestri : E noi francescani siamo in prima fila allora ad offrire futuro, relazioni costruttive di pace e trascendenza a una società incastrata nella depressione, nell'individualismo, nell'immanenza. Il cristiano deve ripresentarsi come coltivatore attivo di buone relazioni e di speranza. Crisi è caso mai opportunità, è percorso che stimola a ritrovare ed esprimere le energie migliori.
Armellin : se questo è vero perchè la risposta di energie migliori tarda ad arrivare ? usciremo dalla crisi aprendo la porta alle risposte migliori, che vuol dire in primo luogo, dare il posto di lavoro e di studio a chi lo merita, le nostre Università sono troppo di basso profilo. L'investimento nella cura dei Beni culturali italiani è minimo, il furto e il saccheggio massimo. La Chiesa è impegnata assai nel restauro fisico di mosaici e pitture (trascurando assai l'arte sacra contemporanea), ma per uscire dalla crisi mondiale la priorità è il restauro dell'Anima del Mondo.
lunedì 6 agosto 2012
10. Uscire dalla crisi mondiale : verso il Forum mondiale per l'economia
Le Olimpiadi oggi sono la guerra in tempo di pace ? domanda oziosa Presidente, Lei sa bene che con i sommergibili nucleari che navigano tutto l'anno sotto gli oceani, le Olimpiadi sono soltanto quel che devono essere : un gioco per ragazzi. Avrei dato una medaglia d'oro in più per il video on line fatto dalla squadra USA di nuoto. Bellissimo. Già nel video si capiva la portata della vittoria strepitosa che ci sarebbe stata.
Come Nelson a Trafalgar, aveva sconfitto la marina francese ancora prima dello sparo di un solo colpo di cannone; così la squadra di nuoto USA era già vincente ancora prima di scendere in vasca. Ricordate Nelson, Presidente ? morì in quella battaglia ma vinse, e fu una vittoria travolgente che durò per anni fino a Waterloo; vi siete mai chiesto Signor Presidente cosa sarebbe stato Wellington senza la vittoria di Nelson a Trafalgar ? un perdente, semplicemente un perdente; invece grazie a Nelson, Wellington ha sconfitto Napoleone.
I nuotatori americani hanno fatto un video vincente, con entusiasmo, pace, gioia di vivere, energia, forza, salute, ricchezza, insomma : l'incarnazione del sogno americano ; gli atleti che terminano il percorso sportivo vedono i giovani allievi e compagni di squadra, fare tempi da record con il sorriso sulle labbra. Ma tutti sappiamo la disciplina necessaria per conseguire certi risultati, lavorando duramente sul talento di base, disciplina quotidiana che modifica i corpi e mi riporta alle immagini della Cappella Sistina : per Michelangelo i nuotatori sarebbero stati modelli perfetti.
E dopo le Olimpiadi ?
sabato 28 luglio 2012
9. Uscire dalla crisi mondiale con San Francesco
3. Al Presidente USA Barack Obama
Signor Presidente, il 18 giugno 2012 si è svolto ad Assisi il Convegno : un contributo francescano al superamento dell'attuale crisi economica.
L'indicazione bella e toccante dell'inaugurazione delle Olimpiadi di London 2012 è quella di un avvio verso la fraternità universale, disegnata nello stadio olimpico dalla formidabile idea di un braciere multiplo acceso da sette giovani, che si è unito contemporaneamente da molti bracci a un solo braccio, quasi a lanciare il Mondo verso un futuro di Speranza per tutti.
mercoledì 25 luglio 2012
8. Uscire dalla crisi mondiale con The Opera
Signor Presidente, con questo messaggio desidero invitarla in Italia a Pompei in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI per sabato 6 ottobre 2012, nel mio studio-mostra Ella potrà conoscere nei dettagli The Opera ; probabilmente Ella sarà impegnato, ma ricevere un Suo scritto sarebbe assai gradito, perchè in Piazza Beato Bartolo Longo a Pompei, si trova il memorial dell'11 settembre 2001, il primo in Italia, realizzato con un pezzo di acciaio del WTC. Inoltre un Suo scritto aiuterebbe il Ministro Lorenzo Ornaghi a focalizzare meglio la pressante richiesta di AMACI per un incontro urgente con il Governo Monti.
lunedì 9 luglio 2012
martedì 26 giugno 2012
6. Uscire dalla crisi mondiale : AMACI THE OPERA
Stefano Armellin con il pezzo 01 di 2013 della composizione record IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 |
Gentile Ministro Lorenzo Ornaghi,
per quanto mi riguarda la 08 Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI sabato 6 ottobre 2012, è in pieno svolgimento trattandosi nel mio caso di esporre virtualmente :
per
BENEDETTO XVI
sabato 19 maggio 2012
5. Uscire dalla crisi mondiale con The Opera
LOUVRE - THE OPERA
Henri (Direttore del Louvre), sto pubblicando la composizione : il volto del Mondo e la Croce a ciclo continuo sulla Pagina Fb dedicata clicca qui
Vado incontro al pubblico ed al suo desiderio di raggiungere una migliore fruizione delle opere. In attesa di raccogliere i primi due miliardi di utenti (con un apposito programma), sperimento le soluzioni più adatte. Cambia la presentazione di un’opera e cambia la sua percezione pur restando il contenuto lo stesso. Ops! Non dirmi che è come cambiare vestito dirai tu, Henri. Non precisamente, qui lavoriamo sulla percezione; prova a tornare la seconda volta nella stessa mostra dove tutto è rimasto identico, e noterai cose nuove. Cosa succede realmente nella mente dell’osservatore quando si trova d’innanzi ad un’opera d’arte ? perché certe opere ci colpiscono di più ed altre di meno ? cosa determina realmente il successo di una mostra ? quanto siamo influenzati dalla presenza o assenza di altri visitatori ? il numero fa davvero il successo ? la mostra virtuale è più importante di quella fisica ? Henri, le grandi cose, quelle vere, che tengono a distanza i giochetti dei ciarlatani e imbonitori d'ogni specie, ecco, le grandi cose capaci di trasformare il Mondo, accadono quando le volontà delle persone spinte al massimo delle loro capacità, si fermano un attimo per vedere quel che accade realmente in questo avvicinarsi d'intenti. E gli stessi artisti devono farsi da parte se vogliono davvero che sia la Grande Mostra ad eccellere per il Bene Comune. Contano molto le opere se gli artisti fanno seriamente autocritica. Henri, lo sai bene come lo sanno tutti i veri Direttori di Museo : al limite estremo della decisione, cioè del dividere chi va in scena da chi resta fuori (e può restare fuori per sempre), nessuna delle parti in causa è responsabile più di tanto. Al massimo livello dell'evento decisivo, la decisione non appartiene più a nessuno, regna sovrana, quasi ridendo di tutti gli attori in gioco, essa si manifesta e si svolge da sè. Ma è a questo livello che trovi l'Arte nella sua forma più alta, è a questo livello che conta solo la legge del Capolavoro; il brusio del grande pubblico non passa nemmeno in sottofondo, tutto tace. I visitatori entrano nel Grande Silenzio.
Vado incontro al pubblico ed al suo desiderio di raggiungere una migliore fruizione delle opere. In attesa di raccogliere i primi due miliardi di utenti (con un apposito programma), sperimento le soluzioni più adatte. Cambia la presentazione di un’opera e cambia la sua percezione pur restando il contenuto lo stesso. Ops! Non dirmi che è come cambiare vestito dirai tu, Henri. Non precisamente, qui lavoriamo sulla percezione; prova a tornare la seconda volta nella stessa mostra dove tutto è rimasto identico, e noterai cose nuove. Cosa succede realmente nella mente dell’osservatore quando si trova d’innanzi ad un’opera d’arte ? perché certe opere ci colpiscono di più ed altre di meno ? cosa determina realmente il successo di una mostra ? quanto siamo influenzati dalla presenza o assenza di altri visitatori ? il numero fa davvero il successo ? la mostra virtuale è più importante di quella fisica ? Henri, le grandi cose, quelle vere, che tengono a distanza i giochetti dei ciarlatani e imbonitori d'ogni specie, ecco, le grandi cose capaci di trasformare il Mondo, accadono quando le volontà delle persone spinte al massimo delle loro capacità, si fermano un attimo per vedere quel che accade realmente in questo avvicinarsi d'intenti. E gli stessi artisti devono farsi da parte se vogliono davvero che sia la Grande Mostra ad eccellere per il Bene Comune. Contano molto le opere se gli artisti fanno seriamente autocritica. Henri, lo sai bene come lo sanno tutti i veri Direttori di Museo : al limite estremo della decisione, cioè del dividere chi va in scena da chi resta fuori (e può restare fuori per sempre), nessuna delle parti in causa è responsabile più di tanto. Al massimo livello dell'evento decisivo, la decisione non appartiene più a nessuno, regna sovrana, quasi ridendo di tutti gli attori in gioco, essa si manifesta e si svolge da sè. Ma è a questo livello che trovi l'Arte nella sua forma più alta, è a questo livello che conta solo la legge del Capolavoro; il brusio del grande pubblico non passa nemmeno in sottofondo, tutto tace. I visitatori entrano nel Grande Silenzio.
Molte volte mi sono chiesto chi guida le cose del Mondo e camminavo a lungo nella natura per capire il mio cuore per pensare con la Vita Divina il disegno di un sentimento destinato ad accompagnarmi per sempre. Perciò lungo l'arco della mia esistenza ho modellato la mia anima con l'arco delle Alpi per non dimenticare quella linea sospesa fra Cielo e Terra che mi ha portato alle Tre Cime di Lavaredo. Lassù Henri, non sono arrivato, ma da lassù sono partito. Da solo. E questa mostra virtuale è il risultato prezioso di quella esperienza fisica che rimane per sempre scolpita nella mia anima.
Stefano Armellin
(5.Continua)
Pompei, sabato 19 maggio 2012, aggiornato al 28 maggio 2012
lunedì 7 maggio 2012
4. Uscire dalla crisi mondiale con The Opera
LOUVRE - THE OPERA
Liu Xiaobo
(in carcere dal 23/06/2009 al 21/06/2020)
Liu Xiaobo
(in carcere dal 23/06/2009 al 21/06/2020)
Henri (Direttore del Louvre),
ricordi quando Liu Xiaobo, Premio Nobel per la Pace oggi in carcere, visitò il
Metropolitan Museum ? fu per Lui come una folgorazione, una generale
ristrutturazione di tutti i valori. E parliamo di un uomo di cultura molto
sensibile.
domenica 6 maggio 2012
3. Uscire dalla crisi mondiale con The Opera
“…Il Tenente parte,
infatti, ma i soldati che erano con lui vengono solo sgridati paternamente, e
perdonati dal Colonnello. Questo è forse un errore. I temi sono cambiati. La
bramosia per i beni degli armeni appena intravisti e un certo sotterraneo
disagio per gli eccessi commessi li induce a gridare più forte, a far tacere ogni
voce interiore. Perché il Colonnello non li ha puniti ?” Antonia Arslan, La
Masseria delle Allodole pp.128
LOUVRE – THE OPERA
ARMENI
Henri (Direttore del Louvre), nel
301 l’Armenia fu il primo Paese ad adottare ufficialmente il cristianesimo come
Religione di Stato.
martedì 1 maggio 2012
2. Uscire dalla crisi mondiale con The Opera
LOUVRE – THE OPERA
Ai Direttori di tutti i Musei del Mondo
In questo Blog : http://armellin.blogspot.com, ampio spazio è dedicato a un carteggio immaginario fra me e il Direttore del Louvre Henri Loyrette . E’ importante per The Opera un riferimento museale critico, universalmente conosciuto, che non sia un’area solo archeologica come Pompei. Perciò oggi riprendo il dialogo immaginario con Henri Loyrette estendendolo idealmente ai Direttori di tutti i Musei del Mondo.
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