giovedì 8 gennaio 2009

281 di 2013 ; Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 281 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Apocalisse : "Le opere più famose sono veramente e per molteplici ragioni le migliori...ogni opera d'arte fa appello ai contemporanei non solo per ciò che fa ma anche per ciò che lascia da fare...ogni guadagno o progresso in una direzione implica una perdita in un'altra...".Gombrich

mercoledì 7 gennaio 2009

280 di 2013 ; Big-Bang

Stefano Armellin con il pezzo 280 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Big - Bang " La palla di fuoco primordiale dalla quale si sarebbe generato l'universo fu in realtà un'esplosione abbastanza -tranquilla- che diffuse nel cosmo nascente radiazioni di ogni tipo con regolarità. L'Universo sembra essere stato generato con calma come un parto naturale".Mather

martedì 6 gennaio 2009

279 di 2013 ; Israele

Stefano Armellin con il pezzo 279 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Israele . "Ma lei crede davvero che la guerra mondiale sia stata decisa da un pugno di malvagi ? No, essi sono stati soltalto gli strumenti del demone che ci ha portato alla rovina, e con noi la civiltà cristiana. Ma dobbiamo prendercela con loro, dato che non possiamo afferrare il demonio dal quale siamo segnati. Un demone della mediocrità aveva stabilito il nostro destino..".Karl Kraus

lunedì 5 gennaio 2009

278 di 2013 ; Critica d'Arte

Stefano Armellin con il pezzo 278 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Bisanzio : " Michelangelo era un esponente estremo della mentalità italiana per cui la figura deve essere soprattutto espressione d'una struttura interna. L'Italia è un paese che vive di retorica, anche nella sua arte. Io penso che bisognerebbe impartire ai bambini dei corsi di antiretorica per abituarli ad affrontare la realtà oggettiva.

domenica 4 gennaio 2009

277 di 2013 ; Critica d'Arte

Stefano Armellin con il pezzo 277 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 



Titolo : " L'artista eseguiva di tutto. E' un mito moderno quello dell'artista al di sopra di certe funzioni, di certi bisogni volgari. Una delle ragioni per cui io preferisco vivere al giorno d'oggi che non nel '400, nonostante i grandi artisti di quell'epoca, è il fatto che oggi certi beni e, diciamo, certi strumenti per rendere la vita meno difficile e più decente che allora erano privilegio di pochissime persone, sono alla portata di tutti.
Il consumismo che oggi è un fenomeno di massa e riguardava beni di scarso valore nel 3/'400 era prerogativa dei ricchi e si esercitava su oggetti costosissimi, e spesso di enorme valore artistico". Federico Zeri.

sabato 3 gennaio 2009

276 di 2013 ; Critica d'Arte

Stefano Armellin con il pezzo 276 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Critica d'Arte : " Van Dyck eseguì pale di altare per piccoli paesi di provincia, ma non per la  Città di Genova, dove evidentemente i pittori locali erano troppo gelosi del loro prestigio.

venerdì 2 gennaio 2009

275 di 2013 ; Talmud

Stefano Armellin con il pezzo 275 di 2013
 del pOEMA VISIVO DEL xxi SECOLO :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Talmud : "Ancora nel 1914 il reddito medio dell'Italia non era superiore a quello odierno dell'India".Federico Zeri 1990 

giovedì 1 gennaio 2009

274 di 2013 ; Federico Zeri

Stefano Armellin con il pezzo 274 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Federico Zeri "La grande pittura spagnola è rimasta lettera morta in Italia, in Francia, in Inghilterra e in Germania fino agli anni 1830. Qualche opera si conosceva, esempio : il ritratto di Innocenzo X fatto da Diego Velazquez, questo splendido ritratto era noto ma veniva ignorato. Un po' perchè era estraneo alla tradizione locale un po' per la terribile invidia dei pittori romani di fronte a un'opera di tale genialità". Federico Zeri 

mercoledì 31 dicembre 2008

273 di 2013; La burrasca

Stefano Armellin con il pezzo 273 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La burrasca  " L'insistenza su oggetti di burrasca, naufragio eccetera non si spiega se non si collega con la pretesa di rappresentare certi aspetti del presunto carattere degli italiani che si vuole irruento passionale e, appunto,burrascoso.

martedì 30 dicembre 2008

272 di 2013 ; Ritratti

Stefano Armellin con il pezzo 272 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Ritratti "I ritratti sono sempre stati rari, e rarissimi sono quelli del '400.  Il falsario è quasi sempre una persona rozza e presuntuosa che crede di saperla molto lunga. Però il falsario nonostante la sua abilità tecnica si tradisce nella parte compositiva del dipinto : la sua lettura sollecita domande che in un quadro autentico non si pongono perchè in un quadro autentico tutto fila tutto è giustificato, tutto corre.

lunedì 29 dicembre 2008

271 di 2013 ; Gesù appare a Maria di Magdala

Stefano Armellin con il pezzo 271 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 


Titolo : Gesù appare a Maria di Magdala 

Maria smette di piangere, quando constata che è conosciuta da chi le sta di fronte. 

Lo fissa attentamente e comprende che egli è Gesù risorto.

domenica 28 dicembre 2008

270 di 2013 ; Maria di Magdala

Stefano Armellin con il pezzo 270 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Maria di Magdala : "Noi non siamo oggi quello che eravamo ieri, perchè nel frattempo c'è stato un mutamento, un accrescimento di esperienza che ci ha resi diversi. Così come dal punto biologico ogni giorno cambiamo". Federico Zeri

sabato 27 dicembre 2008

269 di 2013 ; Gerusalemme

Stefano Armellin con il pezzo 269 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Gerusalemme 587 a.C. "Le falsificazioni sono sempre esistite. Dal momento in cui un'opera d'arte comincia a suscitare di per sè un grande interesse e ad avere valore commerciale, inizia la sua mercificazione. Simmetrici al suo valore venale, incominciano i falsi. L'epoca d'oro del falso comincia nel secondo quarto del secolo XIX per durare fino ai nostri giorni". Federico Zeri 

venerdì 26 dicembre 2008

268 di 2013 : La Grande Opera d'Arte

Stefano Armellin con il pezzo 268 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : La Grande Opera d'Arte "Bisogna considerare l'opera d'arte nel suo contesto e metterla a confronto con tutto il repertorio figurativo della stessa ecpoca, anche a distanza di due, tre generazioni. Solo così possiamo capire il terreno nel quale è nata la Grande Opera d'Arte". Federico Zeri

giovedì 25 dicembre 2008

267 di 2013 ; Caro Benedetto XVI

Stefano Armellin con il pezzo 267 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 


Titolo : Caro Benedetto XVI

mercoledì 24 dicembre 2008

266 di 2013 ; Maria

Stefano Armellin con il pezzo 266 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo: Maria  " Gli oggetti importanti si nascondono, girano, rimangono occultati, ma, prima o poi, vengono alla luce. Per Raffaello vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per Michelangelo a proposito della Volta della Sistina. Per quanto Raffaello fosse una persona molto colta e molto dotta non lo era abbastanza da poter concepire una serie di soggetti tanto elaborati dal punto di vista teologico e filosofico.
Io sono convinto che dietro alla Stanza della Segnatura c'è un suggeritore, il quale indicò al Papa i temi da trattare e da ordinare a Raffaello. E ho il sospetto che sia la stessa persona che, come ho già detto, aveva suggerito i temi della Volta della Sistina. Si trattava con ogni probabilità, dell'agostiniano Egidio da Viterbo". Federico Zeri

martedì 23 dicembre 2008

265 di 2013 ; Isaia

Stefano Armellin con il pezzo 265 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Isaia " E' preferibile non restaurare i quadri. Credo che ci sia un rapporto preciso, almeno nel caso di certi artisti, fra la qualità dell'esecuzione e l'entità del compenso che veniva loro di volta in volta assegnato. I caratteri morelliani sono quegli stilemi quelle forme che un artista ripete quasi meccanicamente nei dettagli secondari delle sue opere".Federico Zeri 

lunedì 22 dicembre 2008

264 di 2013 ,; Immigrato povero

Stefano Armellin con il pezzo 264 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Immigrato povero : "C'è una intima connessione fra il modo di concepire l'arte e la struttura della società che esprime quella concezione, nella vita tutto è connesso, tutto è legato a un significato connesso. Soprattutto nelle opere d'arte più eccelse come le Stanze di Raffaello, il Cenacolo di Leonardo, la Volta della Sistina e molti grandi quadri veneti, esistono elementi ormai incomprensibili...".Federico Zeri

domenica 21 dicembre 2008

263 di 2013 ; Arte in Croce

Stefano Armellin con il pezzo 263 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Arte in Croce " L'Arte è soltanto Arte. Oggi ci siamo accorti che una natura morta spesso può essere un prodotto artistico, può avere una comunicazione estetica non solo uguale, ma persino superiore a quella dei quadri di figure o dei quadri di eventi storici. Spesso dice la verità in modo molto più intimo". Federico Zeri

sabato 20 dicembre 2008

262 di 2013 ; Roma

Stefano Armellin con il pezzo 262 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Roma : "Non credo all'arte improvvisata, non credo all'arte naif. Il vero naif è sempre un grande artista che ritorna al naif per elaborazione stilistica. Non credo agli improvvisatori a quelli che non avendo mai disegnato prendono una lastra di rame, incidono un'acquaforte che poi altri giudicano eccezionale. Per me si tratta solo di imbrogli.
In realtà tutta la grande arte è sempre il prodotto di una straordinaria abilità tecnica. E bisogna saper leggere questa abilità tecnica nei suoi minimi dettagli. Più è profonda la tecnica più grandi sono le produzioni". Federico Zeri